Pubblicato il: 03/03/2014 alle 08:59
S'era allacciato al contatore degli alloggi della Polizia di Stato. Ma non c'è voluto molto per scoprire che l'eccessivo consumo di corrente elettrica e l'aumento del costo delle bollette era dovuto ad un vicino “scroccone”. E' successo a Niscemi, dove la Polizia ha denunciato per furto aggravato un 43enne. Gli eccessivi importi delle bollette arrivate al Commissariato hanno insospettito gli investigatori che, supportati dai tecnici dell'Enel, hanno verificato che al contatore generale erano collegati erano collegati altri fili, oltre quelli pertinenti. Pertanto i tecnici iniziavano le verifiche dell’impianto elettrico, staccando tutte le utenze elettriche collegate e in uso negli alloggi di servizio ma nonostante non vi fossero apparecchi collegati risultava un consistente assorbimento di corrente elettrica.
Soltanto dopo è stato accertato che i fili elettrici collegati al contatore Enel portavano all'abitazione dove risiede l'uomo, constatando che il campanello e le luci interne risultavano funzionanti, interrompendosi soltanto quando il contatore dell’alloggi della Polizia veniva staccato.L'inquilino ha ammesso di avere “rubato” la corrente ai poliziotti niscemesi.