Pubblicato il: 07/03/2023 alle 17:33
Presso l’Auditorium comunale “Ex Agonizzanti” di Sutera, si è svolto il convegno sul tema: “Bullismo: la mafia a scuola”, con la partecipazione degli alunni delle classi quinte della scuola primaria e delle classi della scuola secondaria di primo grado del plesso “Sen. G. Mormino” di Sutera. Erano presenti e hanno introdotto i lavori del convegno, portando i loro saluti, il sindaco di Sutera dott. Giuseppe Grizzanti e la Dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “P. Emiliani Giudici” prof.ssa Agata Rita Galfano, di cui fa parte il plesso di Sutera.
Sono intervenuti lo scrittore dott. Enzo Russo, la consigliera comunale dott.ssa Simona Grizzanti, il direttore dell’Istituto penitenziario minorile di Caltanissetta dott. Girolamo Monaco e il funzionario pedagogico dello stesso Istituto dott.ssa Viviana Savarino. L’incontro è stato moderato dalla prof.ssa Giovannella Difrancesco, vicensindaco e assessore alla cultura del comune di Sutera.
Il titolo del convegno è stato suggerito da una lunga riflessione dello scrittore Enzo Russo che ha paragonato il bullo ad un capo mafia, evidenziando le caratteristiche di un soggetto prevaricatore che agisce con violenza, in spregio alle regole e alle leggi della comunità, per trarne un beneficio personale e facendo leva sull’indifferenza di coloro che non denunciano il fenomeno, atteggiamento arcaico e tribale di una mentalità omertosa dura a morire nella nostra isola. Lo scrittore di Mazzarino ha analizzato la solitudine delle vittime in un contesto privo di altruismo e di solidarietà tra pari.
Riprendendo il tema della vittima che subisce atti di bullismo e facendo riferimento a delle vicende personali, la giovane consigliera comunale dott.ssa Simona Grizzanti ha posto l’accento sulla condizione di fragilità dei soggetti bullizzati anche perché “nessuno parla né denuncia” l’episodio ripetuto che si configura come un crimine e quindi un reato da perseguire e condannare, facendo riferimento alle norme giuridiche che tutelano i soggetti deboli e le vittime prese di mira dai bulli e lamentando anche una scarsa attenzione della scuola e delle famiglie sul tema trattato.
La dott.ssa Savarino è intervenuta prevalentemente sugli aspetti socioeducativi che vengono curati dall’amministrazione penitenziaria mirati al recupero e al reinserimento nella società del soggetto che si è reso colpevole di atti di bullismo, facendo notare che il bullismo non è solamente un fenomeno maschile ma anche femminile. Esplicito è stato il suo riferimento al valore rieducativo della pena, pilastro della nostra civiltà giuridica a partire da Cesare Beccaria, potenziando a valorizzando le competenze socio-emotive degli adolescenti ospiti dell’IPM di Caltanissetta.
Si è soffermato molto sull’empatia relazionale, che è carente nelle esistenze di giovani segnati dalla devianza criminale, il dott. Girolamo Monaco che ha narrato storie concrete di disagio socioeconomico e di deprivazione culturale dei ragazzi che provengono da famiglie problematiche, in contesti sociali di riferimento attraversati quasi sempre dalle carenze affettive; violenti per nascita e per appartenenza ad una mentalità permeata dal degrado etico e morale, espressione di un’umanità ferita e quindi incapace di inserirsi nella società, venendo meno la condivisione delle regole e delle leggi della collettività. Rivolto agli alunni, che a conclusione degli interventi hanno fatto diverse domande ai relatori, il dott. Monaco si è soffermato sulla distinzione tra ciò che è legale e ciò che è giusto, sottolineando anche che non esiste solamente il bullismo dei giovani ma che esiste anche il bullismo degli adulti, con la loro aggressività esercitata che viene spesso giustificata e non compresa, come nel caso delle mafie, le guerre, la corruzione grave e altro. Buona è stata la partecipazione dei genitori degli alunni che hanno mostrato vivo interesse e apprezzamento per l’iniziativa organizzata dal comune di Sutera in collaborazione con l’IC “P. Emiliani Giudici”.