Pubblicato il: 09/03/2023 alle 10:02
Le classi prime della Scuola secondaria di I grado “G. Carducci” di San Cataldo hanno accolto i Carabinieri Forestali del Reparto Carabinieri Biodiversità di Reggio Calabria, in adesione al Progetto nazionale “Un albero per il futuro”, promosso dal Ministero per la Transizione Ecologica. Presenti alla manifestazione, tra gli altri, il tenente Boris Marando, della locale Tenenza dei Carabinieri, l’assessore comunale Marianna Guttilla e la presidente del Consiglio di Istituto Cristina Emma.
Il progetto ha l’obiettivo di realizzare un “Grande bosco diffuso della legalità”: un segno, un gesto concreto per contrastare i cambiamenti climatici. Tra i vari percorsi che il progetto propone alle scuole e agli enti che ne fanno richiesta, un posto speciale è dedicato all’Albero di Falcone. Il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità ha infatti proceduto alla duplicazione dell’Albero legato alla memoria del giudice Giovanni Falcone, il famoso Ficus macrophillacolumnarismagnoleides, che cresce nei pressi dell’abitazione del magistrato assassinato nel 1992 dalla mafia. Le sue gemme sono state prelevate grazie alla collaborazione tra i Carabinieri, la Fondazione Falcone, il Comune e la Soprintendenza di Palermo e duplicate nel moderno Centro Nazionale Carabinieri per la biodiversità forestale (CNBF) di Pieve Santo Stefano (AR). Questi alberi, donati alle scuole che ne fanno richiesta, contribuiranno a formare il “Grande bosco diffuso” formato dalle giovani piante messe a dimora da alunne e alunni e che sarà visibile su un’apposita piattaforma web che monitorerà la crescita e lo stoccaggio di CO2.
Nel corso dell’incontro con le ragazze e i ragazzi della “Carducci”, l’appuntato scelto qualifica speciale Carmela Lucisano ha spiegato il grande valore che questo dono simbolico porta con sé: da una parte monumento civile, a memoria della lotta contro tutte le mafie e monito per il futuro, dall’altra salvaguardia della salute del nostro pianeta attraverso la piantumazione di alberi. L’appuntato Lucisano ha condotto, assieme agli alunni e alle alunne, una profonda riflessione sul tema della legalità. Le talee, infatti, avendo esattamente lo stesso patrimonio genetico dell’albero d’origine, simboleggiano il fatto che la legalità, da Palermo, dall’abitazione di Giovanni Falcone, sta diffondendosi nel Paese e da ieri ha messo radici anche nell’Istituto “Carducci” di San Cataldo.
Quindi, si è proceduto alla messa a dimora della preziosa piantina, con l’invito ad averne cura, nutrendola con le proprie buone azioni e con gesti di legalità. Prima di congedarsi, i Carabinieri Forestali hanno geolocalizzato la talea e registrato le coordinate sulla piattaforma che consentirà di monitorarne la crescita e i benefici ambientali.