Ieri pomeriggio, approfittando dell’istante in cui l’assistente ha aperto la cella. Un detenuto extracomunitario, già noto per altri atti di violenza ed insubordinazione presso altri istituti. Ha colpito con una spranga di metallo divelta l’operatore di polizia, sottraendogli le chiavi e barricandosi nella sezione. Dopo vani tentativi per portare alla ragione il soggetto, è stato necessario fare irruzione nel reparto per riportare la sezione sotto il controllo dello stato. L’assistente capo, protagonista suo malgrado della vicenda, è stato condotto all’ospedale ove è stato suturato con sette punti sulla testa e due alla spalla.
"Quello appena narrato – denuncia Emilio Savarino dell'Uspp – è l’ennesimo fallimento della politica di fronte all’emergenza carceraria in atto. Detenuti sempre più violenti ogni giorno demoliscono un sistema già indebolito dall’emergenza del covid, dalla penuria di organico, dalle deficienze strutturali e strumentali nonché dalle mancate risposte della classe dirigente del paese. I diritti umani, la sicurezza ed il trattamento penitenziario sono e devono restare alla base del progetto, ma è altresì vero che servono soluzioni mirate per gli individui che ormai da tempo hanno fatto della violenza una scelta di vita. Altra situazione di allarme riguarda i soggetti psichiatrici che non possono essere gestiti in strutture non adeguate. Infine vanno fatti gli auguri di pronta guarigione all’assistente capo ferito in servizio ed i complimenti alla Direzione del carcere ed a tutta la Polizia Penitenziaria intervenuta per riportare, con la professionalità che la contraddistingue, la sicurezza nel penitenziario cittadino".