Pubblicato il: 09/09/2014 alle 15:57
Pasqualetto con l'assessore Torrisi
Caltanissetta avrà il suo snodo ferroviario che farà parte dell'Alta Velocità Catania-Palermo. Garanzie sono arrivate oggi dal presidente di Reti ferroviarie Italiane, Dario Lo Bosco, e dall'assessore regionale alle Infrastrutture Nico Torrisi che hanno partecipato al Tavolo Unico di Regia del Centro Sicilia convocato dal presidente Salvatore Pasqualetto per affrontare anche la spinosa questione relativa al futuro della Corte d'Appello di Caltanissetta, che rischia di essere smantellata. Mantenere la Corte d’Appello a Caltanissetta e rendere la centralità geografica della provincia un valore aggiunto puntando sul piano nazionale per le infrastrutture che per l’Isola prevede investimenti per oltre 5 miliardi di euro, di cui oltre un miliardo solo per il centro Sicilia. Due priorità che s'è dato l'organismo che riunisce 16 sigle in particolare Presidenza Regionale Sicilia, ex Provincia Regionale, Camera di Commercio, IRSAP, Comune di Gela, Confindustria Centro Sicilia, Confederazione CISL, Confederazione UIL, CNA, Confartigianato, CIA, Confesercenti, Confidi. Sono stati invitati Confapi Sicilia, Confederazione CGIL, Consorzio Universitario Caltanissetta.
Al vertice che s'è svolto alla Camera di Commercio erano presenti anche il presidente della Cciaa nissena, Antonello Montante, il prefetto Carmine Valente, il presidente della Corte d'Appello Salvatore Cardinale, i segretari dei sindacati, rappresentanti delle associazioni di categoria e il deputato regionale dell'Udc, Gianluca Miccichè, invitato a partecipare al tavolo per illustrare l'attività da lui svolta per salvaguardare il distretto giudiziario nisseno.
Sulla tematica Giustizia, il Tavolo ha concordato di inviare un documento unitario al Guardasigilli Andrea Orlando chiedendo un incontro per esporre l'esigenza di non smantellare la Corte d'Appello che peraltro potrebbe aggregare anche una parte dei Comuni dell'Agrigentino e anche Mistretta, cittadina del Messinese che di recente ha chiesto di aderire al Consorzio dei liberi Comuni di Enna.
Miccichè Cardinale e MontanteCaltanissetta non può perdere nè il distretto giudiziario nè una infrastruttura fondamentale come l'Alta Velocità che taglia fuori la nostra provincia – ha detto in apertura dei lavori, Pasqualetto -. Da questo territorio è uscito un grande percorso di legalità che ha dato vita ad un progetto nazionale di ribellione civile e imprenditoriale innescato da Confindustria attraverso il presidente Antonello Montante, ma soprattutto corte d'appello è un importante presidio al quale non possiamo rinunciare”.
“Con la stessa forza e la stessa determinazione manifestata già in altre occasioni – ha detto il presidente della Camera di commercio di Caltanissetta, Antonello Montante – siamo pronti a batterci affinché la Corte d’Appello, alla luce della ventilata revisione geografica, non venga soppressa. Questa provincia senza magistratura, forze dell'ordine, prefettura e senza associazioni datoriali e sindacali non avrebbe potuto fare tutto quello che ha fatto nel contrasto al malaffare. Eliminare i vari presidi significherebbe tornare indietro di almeno vent’anni. Caltanissetta va seguita non per motivi assistenzialistici, ma di merito. Bisogna far capire le opportunità che può offrire questo centro Sicilia che non è in competizione con altri territori, ma può anzi essere di supporto”.
“Sul versante infrastrutturale – ha sottolineato Montante – l’inserimento nel piano di Rfi sull’alta velocità del centro Sicilia attraverso la creazione delle stazioni di Enna e Caltanissetta Xirbi, la centralità tra Palermo e Catania può finalmente essere trasformata da isolamento in opportunità”. Una visione confermata dall’assessore Torrisi che ha aggiunto: “Stiamo cercando di avere una visione unica della Sicilia, ragionando su un sistema organico che vada dalle ferrovie al gommato alle rotte del mare. Saremo tutti al vostro fianco e vi garantisco la massima operatività”.
Sulla mobilitazione istituzionale avviata per salvare la Corte d'Appello s'è soffermato anche il parlamentare
Micciché, che ha ricordato come insieme al presidente Montante e al presidente Cardinale ebbe un incontro con l'allora ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri. “Sono stati avviati degli incontri interlocutori al ministero sui quali siamo già avanti e su cui dovrà pronunciarsi il Parlamento – ha spiegato il deputato Udc -mentre sul fronte delle infrastrutture la Regione avrà un ruolo fondamentale sull'asse Palermo-Catania e sullo snodo di Xirbi. Che, come indicato nel progetto originario, sarà un anello di collegamento fondamentale per il commercio che va da Mazara del Vallo a Pozzallo. Uno snodo importante – ha aggiunto il deputato nisseno – che ha anche una importanza logistica per servire il centro Sicilia, avendo attorno allo snodo ferroviario un'area ad insediamento commerciale che pochi conoscono”.
Di Alta Velocità e dello snodo di collegamento per Caltanissetta si parla da anni, ma ora il progetto comincia a prendere forma secondo il presidente nazionale di Rfi, l'ingegnere Dario Lo Bosco, il quale ha ricordato che il presidente di Confindustria Montante già affronto la questione viaria con l'allora amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mario Moretti. “Il lavoro prosegue con l'ad Elia che non a caso è stato nominato dal governo Renzi per accelerare il progetto di investimento strategico per il Mezzogiorno e per il potenziamento della tratta Messina-Catania-Palermo e in questo senso, come Rfi, ci stiamo confrontando con gli attori del processo di sviluppo locale”. “Sotto il profilo geografico – ha detto Lo Bosco – la Sicilia deve essere vista come piattaforma inter modale sul Mediterraneo e da novembre del prossimo anno potremo finalmente lavorare al corridoio Helsinki-La Valletta attraverso i collegamenti con le aree metropolitane di Catania, Messina e Palermo e le varie diramazioni in tutta la Sicilia”.
Il presidente della Corte d'Appello, Cardinale, ha illustrato gli effetti che provocherebbe la perdita di importanti uffici giudiziari che declasserebbero Caltanissetta. “Effettivamente in Sicilia si pone il problema di compatibilità di quattro corti d'appello con il territorio”. Soprattutto, ha rimarcato Cardinale che l'ha bollato come “un falso problema”, su aree ad alta densità mafiosa e criminale. Ecco perché secondo l'alto magistrato andrebbe ridistribuito il carico di lavoro fra le varie Corti d'Appello con una riorganizzazione geografica migliore, considerato che alcuni comuni del Messinese e del Palermitano e di zone periferiche hanno chiesto di far entrare a far parte della Corte d'Appello nissena. “Caltanissetta – ha detto Salvatore Cardinale – è diventata un modello in tema di legalità dopo il nuovo corso di Confindustria, dei sindacati e di parte della società civile e sarebbe un peccato disperdere un patrimonio diventato ricchezza per il Paese. Nel 2013 la nostra corte d'appello è stata la prima in Italia in termini di produttività e questo trend va avanti da almeno cinque anni. Per questo crediamo che privare il territorio di questa struttura significherebbe impoverirlo”.