Uun barcone con a bordo circa 200 migranti sta navigando verso il porto di Pozzallo dove dovrebbe arrivare nelle prossime ore. L'imbarcazione era stata segnalata già nella giornata di ieri in acque sar di Malta, assieme ad un altro barcone dove sarebbero stipate circa 500 persone. I migranti sono stati salvati dalla Guardia Costiera italiana in un'operazione di soccorso molto complessa e portata a termine con le "condizioni del mare proibitive". I migranti erano su un peschereccio che già ieri si trovava in difficoltà in acque sar maltesi. Il soccorso è stato effettuato quando l'imbarcazione è entrata nelle acque Sar italiane. Tutti i migranti sono stati trasferiti su due motovedette classe 300 della Guardia Costiera che arriveranno a Pozzallo nelle prossime ore.
Il barcone è approdato a Pozzallo dove sono in corso le operazioni di sbarco sono già iniziate. "E' questo l'ennesimo episodio – dice il sindaco Robero Ammatuna – che dimostra in modo tangibile che non sono le ong la causa dell'aumento del numero degli sbarchi, ma bensì la complessa e difficile situazione internazionale, oltre che naturalmente le condizioni meteo favorevoli". "Non solo le Istituzioni Internazionali hanno condannato la nuova politica sui migranti del governo italiano, ma anche il presidente della Cei, il cardinale Zuppi, ha dichiarato che 'le ong fanno bene, salvano vite' Ecco perché occorre un ripensamento della disumana politica del governo sui migranti che privilegi sempre il diritto alla vita di tanti esseri umani. Per quanto riguarda poi la Regione Sicilia, l'invito è quello di prendere atto che ci sono Comuni di frontiera che svolgono nel territorio una grande funzione umanitaria".
La Procura di Agrigento, con il reggente Salvatore Vella, nel frattempo attende che la giovane salvata dai pescatori mentre era in mare aperto con un salvagente sia in condizioni di poter parlare per ricostruire cosa le è effettivamente accaduto. Oltre cento arrivi sui barchini nello scorso fine settimana La donna dovrebbe essere caduta, e il salvagente le è stato lanciato per salvarla, da uno dei barchini che viaggiavano con destinazione Lampedusa. Forse quello con a bordo 39 persone arrivato sull'isola dopo essere stato soccorso da una motovedetta della Capitaneria alle 18.25 di venerdì.
I 39 migranti, originari di Costa d'Avorio, Gambia, Guinea, Tunisia, Bangladesh e Pakistan, hanno riferito ai soccorritori d'aver visto, mentre erano in navigazione, le salme di due uomini in mare. A Lampedusa nel fine settimana non si sono fermati gli sbarchi da diverse piccole imbarcazioni per un totale di oltre cento persone arrivate, fra cui anche donne e minori. Fra i 42 migranti superstiti sul barchino soccorso giovedì sera con 8 cadaveri a bordo c'è anche il padre del neonato deceduto a 4 mesi, nonché il marito della donna morta durante il viaggio.
Il bambino è scivolato dalle braccia della mamma ed è morto in mare, secondo quanto chiarito in seguito. La prima versione, infatti, era che la donna, presa dalla disperazione per la morte del figlio, lo avesse gettato in acqua. Sono state imbarcate sul traghetto di linea, che giungerà in serata a Porto Empedocle (Ag), quattro delle 12 salme, fra cui quella di un bambino, che erano ammassate nella camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana di Lampedusa.
A disporre il trasferimento è stata la Prefettura di Agrigento. La cerimonia di addio verrà fatta, stasera, non al porto ma alla chiesa Santa Rosa del Villaggio Mosè ad Agrigento. Due delle bare verranno tumulate, domani, al cimitero di Comitini, una ad Agrigento e un'altra a Joppolo Giancaxio. "Ringrazio i miei colleghi per la disponibilità. C'è difficoltà a trovare sepolture, ma i sindaci della provincia non mi lasciano da solo – ha detto il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino. (ANSA).