Pubblicato il: 04/02/2025 alle 11:41
Siamo gli studenti della classe 2^V, indirizzo Tecnico Trasporti Aeronautico, dell’I.I.S. “A. Volta” di Caltanissetta. Da diverse settimane, siamo impegnati nello svolgimento di un progetto di Educazione Civica sulla realtà mineraria, presente nel nostro territorio tra la fine del settecento e la seconda metà del secolo scorso.
Abbiamo proceduto con approfondimenti sull’argomento attraverso la visione di docufilm in classe e,
soprattutto, attraverso sopralluoghi nelle aree del nostro territorio, interessate dal fenomeno storico-sociale in questione. Ci spiace che, a fronte di un periodo che, comunque, ha caratterizzato le storie di tanti uomini, donne e bambini (“carusi”) di questa terra, che fa parte della nostra identità e che andrebbe preservata e valorizzata, si sia rilevata la totale incuria ed abbandono di questi luoghi significativi.
Giovedì 23 gennaio 2025 abbiamo realizzato una visita guidata per conoscere l’ex Villaggio dei minatori di
Santa Barbara, le Miniere Trabonella, Gessolungo e Juncio-Tumminelli, il Cimitero dei Carusi, le Maccalubbe
di Terrapelata e l’area di Monte Sabucina. Durante i sopralluoghi abbiamo osservato come i siti minerari siano privi di attenzione da parte di chi ne dovrebbe assicurare la custodia ed anzi siano oggetto di vandalizzazione, saccheggio e deposito illecito di rifiuti.
In particolare durante il sopralluogo nell’ex Solfara Gessolungo (proprietà della Regione Sicilia) abbiamo
rilevato una diffusa presenza di rifiuti abbandonati, vere e proprie discariche a cielo aperto, di cui si allegano alcune foto. Simile situazione è stata rilevata, durante altro sopralluogo, nella vicina Miniera Trabonella (proprietà del Comune di Caltanissetta).
Ci siamo sempre occupati della tematica dell’ambiente. Abbiamo studiato la modifica dell’art. 9 della Costituzione approvata con legge costituzionale l’11 febbraio 2022 recante “Modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela dell'ambiente”, esaminando “Cosa cambia ora che la tutela dell’ambiente fa parte della Costituzione”
Abbiamo appreso che le integrazioni e le modifiche apportate all’articolo 9 puntano i riflettori sul tema della difesa dell’ambiente che ci circonda e chiamano in causa tutta la cittadinanza e gli organi di governo.
L’ambiente viene considerato esso stesso materia giuridica e bene da proteggere, non più di proprietà
dell’uomo, ma un bene collettivo, cruciale per la sopravvivenza di tutti noi. Abbiamo parlato di sviluppo e di tutela dell’ambiente, della natura e degli animali e siamo stati invitati a guardare al domani, chiarendo come tutto quello che facciamo oggi abbia un impatto sulla vita futura di ognuno di noi.
Ci è stato chiesto di custodire, recuperare, promuovere e valorizzare il patrimonio artistico, culturale, storico
del nostro Paese, formando le nostre coscienze e sviluppando il nostro senso civico con progetti dal titolo “Il bello che ci circonda”, “Alla scoperta del bello deturpato e recuperato”, “Tour guidato verso i tesori del nostro territorio” ……
Noi ci abbiamo creduto, ma dopo quello che abbiamo visto, riteniamo che debba essere preso un impegno
ufficiale e inderogabile anche da parte di chi è responsabile della custodia di tali beni, al fine di promuovere
azioni volte a preservare l’ambiente e la natura nella sua complessità.
Quello che ci appare paradossale è che se una discarica abusiva ricade in un terreno di un cittadino ignaro, lo stesso è passibile di sanzione civile e penale, pur non essendo autore dello stesso reato (Decreto Legislativo n. 152/2006, Art. 192 – Divieto di abbandono e gestione dei rifiuti). Quanto detto non sembra invece avere una stessa ricaduta se avviene in aree di proprietà pubblica (Comune, Provincia, Regione, etc.).
Chiediamo alle autorità competenti di verificare se vi siano illeciti, di responsabilizzare i proprietari nella
corretta custodia di questi beni, mettendoli in sicurezza previa bonifica, e di valorizzare questi siti che narrano circa 200 anni di storia del nostro territorio.
Studenti e docenti della II V