Pubblicato il: 18/04/2014 alle 09:30
Stimolare in persone affette dal morbo di Alzheimer i ricordi, le emozioni e il sorriso, costituisce ormai l’obiettivo quotidiano dell’equipe di specialisti della cooperativa sociale Etnos, da anni impegnata nella gestione dei centri diurni di Caltanissetta, Delia e San Cataldo. Per gli operatori ogni evento diventa un’opportunità d’integrazione, socializzazione e di stimolazione della memoria per garantire al proprio paziente una qualità di vita ottimale, mantenendo la stabilità neuropsichica dello stesso e, di riflesso, la serenità dei familiari.
Ecco il racconto dell'associazione:
In occasione della settimana Santa, presso i centri diurni sono state intensificate le attività offrendo ulteriori possibilità di svago e di socializzazione ai pazienti.
Durante la settimana scorsa, infatti, ha avuto luogo la proiezione di video delle processioni pasquali nissene per far rivivere agli ospiti delle strutture momenti di confronto e di rievocazione della loro infanzia. Interessante anche la visita del Sig. Nitro, titolare del rinomato torronificio nisseno che, presso il centro diurno di Caltanissetta, ha dato la possibilità di assistere alla realizzazione della “pecorella pasquale” e di comprenderne non soltanto i passaggi culinari ma anche gli aspetti simbolici. Al termine dell’incontro è stata donata ai pazienti una pecorella in augurio di una Serena Pasqua ed essi, con entusiasmo, hanno ricordato momenti dell'infanzia legati alla ricorrenza pasquale.
Venerdì scorso, inoltre, i pazienti del centro Alzheimer di Caltanissetta hanno visitato i gruppi statuari religiosi custoditi presso la sede dell’associazione culturale “Giuseppe Amico Medico” di San Cataldo. Grazie ad una gentile concessione da parte dell’associazione, è stato possibile per i pazienti vedere da vicino i famosi “Sampaoloni”, le “Vare” di San Cataldo e le ceramiche artistiche rappresentanti la Via Crucis presso P.zza Calvario. Questa piacevole passeggiata ha fornito un’opportunità per ridurre la condizione di isolamento dei pazienti, valorizzare le tradizioni culturali e risvegliare il senso di appartenenza mediante la stimolazione del ricordo. Non si è trattato, dunque, di una semplice “gita all’aria aperta”, ma di un’uscita inserita in un programma terapeutico che l’equipe della cooperativa Etnos del Dott. Fabio Ruvolo, predispone da anni con la sempre chiara finalità di garantire il benessere degli ospiti della struttura.
Questo tipo di approccio alla malattia rientra nel novero delle terapie non farmacologiche e prevede la programmazione delle cosiddette “uscite della memoria” durante le quali i pazienti vengono accompagnati a visitare luoghi in cui poter sperimentare e riconoscere ambienti e usanze del proprio passato riappropriandosi della propria storia, delle tradizioni e dei propri ricordi.
L’equipe di specialisti attiva presso i diversi centri è sempre in cerca di attività innovative per ottimizzare la qualità di vita dei propri pazienti e coglie anche le possibilità offerte dalla rete di strutture della cooperativa stessa per creare opportunità di integrazione. Periodicamente, infatti, vengono organizzati laboratori storici per i pazienti dei diversi centri che, incontrandosi, escono dall’isolamento e si aprono all’integrazione e alla socializzazione con l’altro.
Le persone colpite dal morbo di Alzheimer perdono la memoria, ma non il diritto di vivere! …E vivere significa anche sorridere e gioire per affrontare nella maniera più serena possibile il proprio cammino.
Per info sui Centri Alzheimer contattare il numero 0934-680654 – 3283777576 o visitate il sito www.cooperativaetnos.it