Pubblicato il: 23/03/2023 alle 16:24
A Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, un amministratore di condominio è fuggito con i soldi di 6mila persone. Con lui è sparito un milione di euro che i condomini avevano versato per pagare le bollette condominiali. I truffati sono 6mila e si sono ritrovati in una maxi assemblea in piazza per decidere cosa fare, accanto al sindaco Federico Riboldi. Così è nato il Comitato “Condomini coinvolti nel crack Ginepro“. Le vittime vogliono passare all’azione. Secondo quanto riportato da La Stampa, sarebbe sparito un milione di euro dalle casse condominiali. “Il problema degli insoluti era abbastanza generale, soprattutto per il gas. Per l’acqua, invece, a giugno 2022 la situazione era sotto controllo ma a settembre i primi condomini risultati morosi ricevettero le lettere per le procedure di recupero crediti. A dicembre, gli insoluti erano di 130mila euro. Siamo parti lese, vittime di chi ha mascherato le sue manchevolezze accendendo fidi in banca” hanno spiegato le vittime.
La vicenda è finita in commissione consiliare Controllo e garanzia, dove è arrivata la difesa dell’amministrazione che ha dichiarato che “le banche ci hanno tolto i fidi” e poi ha parlato “del Covid contratto da suo figlio per ben due volte con pesanti ricadute sulla salute“. Dalla parte dei condomini anche Confconsumatori Aps, pronta ad assistere i cittadini danneggiati. “Risultano gestiti all’incirca 80 condomini e non pagate le utenze relative alle forniture di gas, acqua e teleriscaldamento, oltre altri fornitori, preventivamente riscosse ai condomini, generando un buco pare all’incirca di un milione di euro” ha scritto in una nota l’associazione. “I condomini si sono resi conto del fatto solamente alla ricezione di lettere di sollecito a loro recapitare, da parte delle aziende fornitrici delle citate utenze, in cui veniva comunicato loro di essere morosi. L’amministratore nel frattempo si è reso irreperibile. Ne consegue che i condomini, proprietari e/o inquilini, dovranno provvedere nuovamente al pagamento delle utenze. Nel contempo dovranno nominare, anche solamente provvisoriamente, nuovo amministratore al fine di risalire a quanto ammonta il reale debito” è stato aggiunto. “Questa azione non potrà essere probabilmente sufficiente se non affiancata da un’iniziativa, di gruppo, per la tutela dei loro diritti sia in sede penale e civile in quanto vittime di una vera e propria truffa” è la conclusione di Confconsumatori Aps.