Pubblicato il: 23/02/2023 alle 14:44
«E' un momento di forte raccordo istituzionale tra la nostra terra e la Commissione Ue. L'Europa è fatta anche di questo, di presenze ma anche di coesione. Abbiamo sempre creduto nel progetto europeo e ci confronteremo con la Commissione sui grandi temi. Mi occuperò personalmente dell’utilizzo dei fondi europei per puntare su quattro, cinque progetti strategici per cambiare e migliorare la nostra Isola, evitando così la parcellizzazione della spesa». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Palermo, al quale partecipano la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il Capo dello Stato Sergio Mattarella.
«C'è – ha aggiunto il presidente Schifani – un rapporto di grande e intensa collaborazione tra la Regione e le università dell’Isola. Nelle scorse settimane ho già incontrato i quattro rettori proprio per rafforzare la sinergia tra istituzioni e sfruttare al meglio questi giacimenti di saperi. Un dialogo costante con gli atenei è fondamentale per una crescita culturale ed economica della nostra terra, anche in vista delle grandi sfide a cui siamo chiamati con l’utilizzo dei fondi del Pnrr. Sono grato per la presenza oggi qui a Palermo delle massime istituzioni nazionali ed europee, perché è un forte segnale di attenzione nei confronti del mondo accademico e dei nostri giovani che rappresentano una risorsa da trattenere in Sicilia. Non possiamo permetterci, infatti, di perdere le nostre migliori energie, sia nell'ambito degli studi universitari che nei vari settori professionali».
«Voi, giovani di Sicilia, il vostro entusiasmo, il vostro talento, la vostra passione. Siete l’energia nascosta di quest’isola e la sua bellezza interiore. Voi fate la Sicilia "bedda". ha detto Ursula von der Leyen, pronunciando in italiano quel «cari studenti» con cui ha voluto accorciare le distanze, facendo loro il suoi in bocca al lupo e concludendo dal palco il suo discorso con queste parole: «Viva la Sicilia, e viva l’Europa».
La presidente della Commissione europea nel suo discorso ha toccato anche il tema dell'immigrazione, definita «una sfida europea» che «ha bisogno di una risposta europea. Tutti noi dobbiamo fare la nostra parte e dobbiamo sostenerci a vicenda. Ora che abbiamo un piano, lo dobbiamo attuare insieme. Una soluzione europea è possibile e mi impegnerò al massimo per raggiungere l’obiettivo: un sistema europeo che serva al meglio la Sicilia e tutta l’Europa». E al riguardo ha sottolineato: «Oggi la Sicilia è terra sia di immigrazione che di emigrazione. Da un lato accogliete da anni innumerevoli persone che sbarcano sulle vostre coste; dall’altro, tanti giovani come voi hanno scelto di partire per inseguire le loro aspirazioni altrove. In fondo è questo che spinge a migrare: cercare un’opportunità, seguire un sogno. Troppo spesso, per chi cade nelle mani di trafficanti, quel sogno si trasforma in un incubo. Non è così che dovrebbero andare le cose».