Pubblicato il: 27/03/2014 alle 12:29
Da oggi è un uomo libero il nisseno Sergio Raimondo Testaquadra, l'ex biologo del Cefpas che il 21 febbraio del 2004 annegò nel mare di Realmonte la figlia disabile Marianne, che all'epoca aveva 12 anni. Il Tribunale di sorveglianza di Caltanissetta – accogliendo l'istanza dell'avvocato Danilo Tipo, legale dell'uomo – ha disposto l'affidamento in prova ai servizi sociali del professionista, che ha lasciato il carcere di Enna dove gli restava da scontare ancora 2 anni e 8 mesi della condanna a 10 anni per omicidio. Testaquadra d'ora in poi svolgerà attività di volontariato presso una delle strutture di Casa Famiglia Rosetta e avrà il divieto di allontanarsi dalla città. La sua vita sarà dedicata a chi ha bisogno, a chi soffre. Il caso della piccola Marianne scosse particolarmente Caltanissetta e commesse l'Italia per la sua drammaticità. Un braccio di ferro giudiziario lunghissimo quello sostenuto dall'avvocato Tipo nei vari processi. Non è stato un processo qualsiasi.
Dopo aver affrontato cinque dibattimenti perché fosse riconosciuto al biologo il vizio totale di mente al momento del fatto come chiedeva la difesa, nel novembre del 2011 la Cassazione confermò la condanna a 10 anni per Sergio Testaquadra, riconoscendogli però la seminfermità mentale.
Quella gelida mattina, il biologo caricò la piccola in auto dirigendosi verso il lido Rossello. Arrivato in spiaggia, l'uomo legò con una corda alla sua schiena il corpo della ragazzina, entrando con lei in mare. Ma le onde non lasciarono scampo a Marianne, mentre Sergio Raimondo Testaquadra riuscì a salvarsi e a raggiungere la riva. Stremato, a quel punto il biologo distese sul sedile posteriore il cadavere inzuppato della figlia e rientrò verso Caltanissetta. Ma strada facendo pensò di suicidarsi gettandosi da un cavalcavia della statale 640, ma non trovò il coraggio di farlo. Così arrivo’ nel suo villino di via Due Fontane e si tagliò le vene dei polsi, ingerendo anche un insetticida. Ma anche questo tentativo andò a vuoto, perché Sergio Testaquadra venne salvato in extremis dai poliziotti, allertati da sua moglie. Ora spalancate le porte del carcere, per Sergio Testaquadra ricomincia una nuova vita.