Pubblicato il: 26/10/2013 alle 08:52
“Il progetto è semplice e affascinante; ha diversi mentori ma fino ad oggi è rimasto sulla carta, il sogno di tutti e di nessuno. Eccolo: acquisire la disponibilità della dismessa antenna della Rai, crearne una sorta di attrazione, utilizzare la stessa antenna per collocarvi tutti i ripetitori e trasmettitori che infestano la collina del Redentore e possibilmente creare l’albero di Natale più grande del mondo con dei led utilizzando i tiranti che la sostengono”. L'idea di sfruttare questo monumento diventato ormai simbolo identificativo del capoluogo è dell'ex assessore Michele Giarratana, leader del movimento Caltanissetta Protagonista.
“Un’idea suggestiva alla quale dopo Mancuso, Abbate e Messana ha lavorato anche Campisi ma senza alcun risultato. Oggi ci sono tutte le condizioni perché questa idea possa essere tradotta in fatti concreti: occorre solo essere decisi. Ecco decisi, un termine che male si addice a Campisi.
Rai Way mette l’antenna in vendita, occorrono meno di 400 mila euro, ne servono 100 mila circa per metterla in sicurezza e ridare decoro all’area di circa 12.000 mq in un posto panoramico fantastico di Caltanissetta. Inoltre servono circa 10 mila euro l’anno per la manutenzione ordinaria. Escludendo per ora l’idea dell’albero di Natale”.
Nel documento di Giarratana non mancano le critiche a Michele Campisi: “Il Sindaco queste cose le sa, le informazione le ha acquisite ma come al solito non conclude nulla. Facendo due conti si potrebbe accendere un mutuo, si potrebbe stringere i tempi nel trasferire i ripetitori dal Redentore e incassare i canoni di affitto per sostenere costi vivi e pagare una parte dell’eventuale mutuo. Ci vorrebbe un piano finanziario che in tanti anni nessun ha fatto e soprattutto una dose di coraggio mista a capacità manageriali che certamente non sono riscontrabili dalle parti di Palazzo del Carmine. Un immobilismo e una incapacità di intraprendere iniziative disarmante, perfino in casi semplici ed immediati. Per fare soltanto un esempio: aspettiamo notizie sulla realizzazione dello svincolo est del raddoppio della SS 640 e della strada di collegamento fino a Xiboli. Ci sono i soldi, l’impresa, i tempi e le condizioni perché si realizzi un’opera irrinunciabile per il rilancio del centro storico, del riequilibrio dei flussi in ingresso e uscita dalla città, per fare uscire dall’isolamento Terrapelata, per ridare valore alla zona artigianale e commerciale di Santo Spirito. E invece nulla! Silenzio assoluto.
Potremmo continuare all’infinito ma saremmo ripetitivi cronisti di un disastro che non merita descrizioni e commenti”.