Pubblicato il: 12/02/2014 alle 12:05
Una visita dal vivo ai piedi dell'Antenna Rai che si erge sulla collina di Sant'Anna. C'è chi vuole che questo sito vada tutelato e salvaguardato dalle speculazioni edilizie di piccoli e grandi appaltatori, diventando patrimonio esclusivo dei nisseni. L'idea piace a tutti, al sindaco Michele Campisi che l'ha proposta ma su più fronti politici c'è stato scetticismo sulle modalità di acquisto dell'Antenna Rai, dell'area di 13 ettari intorno e degli immobili che fanno parte del patrimonio di Rai Way. I tecnici della società hanno stimato, attraverso un perito, che i costi complessivi della struttura si aggirano intorno ai 537mila euro. Stamattina se n'è discusso durante il sopralluogo che la Giunta ha organizzato sul monte Sant'Anna, grazie alla disponibilità di Luigi Di Chiara – responsabile per la Sicilia di Rai Way – che ha aperto gli sgangherati cancelli della sede Rai, inattiva dal 2004 anno in cui la mastodontica antenna rossa e bianca è stata dismessa.
Al sopralluogo hanno partecipato anche i consiglieri comunali, il sovrintendente ai Beni culturali Lorenzo Guizzardi, una delegazione del Movimento 5 Stelle, con in testa il candidato sindaco Giovanni Magrì che da tempo si sono scontrati con Campisi sulle modalità di acquisizione dell'intera area, il presidente di Legambiente Caltanissetta Alessandro Giugno, il presidente della Pro Loco nissena Giuseppe D'Antona che ha pure lanciato la proposta di un concorso di idee per decidere cosa deve diventare questo immenso spazio oggi lasciato in abbandono. All'interno dei locali ci sono ancora macchinari originali, impolverati e arrugginiti, per la trasmissione delle onde radio che potrebbero entrare a far parte del museo delle telecomunicazioni che troverebbe ospitalità nell'immobile. Attorno, invece, potrebbe nascere una piccola “oasi” del benessere, un luogo di svago e meta di sportivi da cui godere di aria pura e vista mozzafiato, lontano dal caos cittadino e dallo smog.
“Ho voluto che il Consiglio comunale si rendesse conto con i propri occhi della struttura e se v'è un approccio positivo alla proposta di acquisirla al patrimonio della città”, ha detto il sindaco Campisi.
Prima di decidere cosa fare dell'Antenna Rai e del parco che la circonda, però, il Consiglio comunale deve seguire un iter ben preciso. Innanzitutto – di concerto con la Soprintendenza ai Beni Culturali che è favorevole in tal senso – dovrà apportare una variante al Piano regolatore generale per convertire l'area da zona edificabile – vincolo cui è ancora sottoposta – a parco etno-antropologico che la “blinderebbe” da ruspe e cemento. Già perché indubbiamente la posizione della collina fa gola a molti costruttori, che su questo versante della città immagina di poter edificare villette a schiera. Un cambio di denominazione che impedirà lottizzazioni edilizie. Altro aspetto decisivo sarà le modalità di acquisto del patrimonio di proprietà di Rai Way. E' più conveniente un mutuo, da pagare in due tranche o con soluzione trentennale, oppure reperire i fondi dalla spesa corrente? Di certo il tempo passa, le elezioni sono alle porte e i consiglieri comunali in campagna elettorale sono chiamati ad affrontare una ponderata scelta che sarà decisiva per il futuro di una città che non offre spazi ricreativi e in cui quelli esistenti non se la passano affatto bene.