Pubblicato il: 19/08/2013 alle 15:06
Il commissario dello Stato, Carmelo Aronica, ha impugnato tre commi del disegno di legge su ineleggibilità e incompatibilità, voluto dal governo Crocetta e approvato nei giorni scorsi dall'Assemblea regionale siciliana. I rilievi riguardano la “genericità” con cui nel testo si fa riferimento a ‘funzionari', ‘socio' e ‘dipendente' di enti per i quali e' prevista l'ineleggibilità o l'incompatibilità. Ha retto invece il resto della legge.
“Sono molto soddisfatto per il via libera del commissario dello Stato alla norma che abolisce la tabella H e al ddl sulle incompatibilità, seppure in questo caso il prefetto Aronica abbia sollevato rilievi su alcuni commi, ritenendo troppo generico il riferimento a funzionari o soci. Sarebbe stato meglio chiarire i punti sui quali obietta il commissario, in aula volevamo far approvare un 117 per specificare meglio queste incompatibilita' ma le dinamiche parlamentari non ce lo hanno consentito. Comunque, non si tratta di due semplici leggi ma di due vere e proprie riforme”. Si è espresso così il presidente della Regione, Rosario Crocetta, in merito al pronunciamento del commissario dello Stato sui due disegni di legge. ”Il commissario – aggiunge Crocetta – si è complimentato col governo per l'abolizione della Tabella H, dopo tanti anni finalmente abbiamo messo un po' d'ordine, a vantaggio dei tanti enti meritevoli che con la predisposizione del nuovo bando potranno adesso accedere ai fondi per continuare a portare avanti le proprie attività”. Per quanto riguarda il ddl anti-parentopoli, Crocetta sottolinea che ”il 95% del testo ha ottenuto l'ok del commissario e in particolare la parte che riguarda la formazione professionale”. Per la pubblicazione della legge in Gazzetta ufficiale bisognerà aspettare la ripresa dei lavori parlamentari, a metà settembre. ”Difficilmente possiamo immaginare, in piene vacanze, a una seduta straordinaria per l'approvazione dell'ordine del giorno con cui si procederà alla pubblicazione della legge in Gazzetta – dice Crocetta – Aspetteremo la riapertura dell'Assemblea”.
Il governatore non esclude, però, una apposita norma per chiarire gli aspetti dei tre commi del ddl impugnati dal commissario dello Stato. “Ne parlerò con Ardizzone”, afferma. Ma il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, ha replicato con toni polemici verso Crocetta.
“Non posso credere che il presidente Crocetta abbia potuto, così in fretta, prendere le distanze da una norma, da lui fortemente voluta, in ordine alle incompatibilità nel campo della formazione professionale. In questa fase, il governatore si limiti a comunicare se è ancora dello stesso avviso sulle incompatibilità e se intende resistere, difendendo la sua norma davanti alla Corte costituzionale. Sulle dinamiche parlamentari – continua Ardizzone – voglio rassicurare il presidente Crocetta. L'Assemblea regionale farà la propria parte fino in fondo, anche continuando a resistere, come diverse volte avvenuto in questi mesi, a disegni di leggi governativi dai contenuti improponibili”.