Pubblicato il: 08/10/2021 alle 08:49
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela, diretta dal procuratore Fernando Asaro, a conclusione delle indagini preliminari delegate al Commissariato di Gela, ha esercitato l’azione penale con richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di B. P. M. ed altri, imputati di associazione per delinquere allo scopo di commettere plurimi delitti di esercizio abusivo della professione sanitaria e di maltrattamenti in danno di persone anziane e/o disabili. In particolare, B. P. M., quale amministratore unico del consorzio cooperative sociali “Progetto Vita”, ha gestito l’attività illecita presso le varie case di riposo e i centri di accoglienza per disabili mentali siti nei comuni di Butera, Niscemi, Pietraperzia, San Michele di Ganzaria e Mirabella Imbaccari, impiegando personale non qualificato e favorendo la perpetrazione delle condotte criminose suddette; fatti avvenuti fino all’aprile 2019.
Gli accertamenti espletati hanno consentito di ricostruire lesioni personali gravi e gravissime verificatesi nei confronti di ricoverati presso le strutture predette. Nei confronti dello stesso B. P. M. ed altri, nell’ambito di altro procedimento penale, è stato richiesto altresì, il rinvio a giudizio per omicidio colposo per avere cagionato la morte per colpa di C.C., ospite della casa di riposo denominata “Le Viole residence per Anziani” sita nel comune di Butera; in particolare, secondo la prospettazione accusatoria, gli imputati, contravvenendo alle doverose cautele dettate dalle prestazioni di tipo assistenziale e di carattere infermieristico e riabilitativo, agendo con negligenza, imprudenza e imperizia, cagionavano la morte dell’ospite della casa summenzionata, per imperizia per avere omesso di richiedere tempestivamente l’intervento di personale medico per le cure del caso.