Pubblicato il: 20/01/2016 alle 21:48
Quando riaprirà la bretella A19, snodo viario chiuso da un anno e mezzo? Entro metà marzo. Ancora una data di posticipo arriva dalla Cmc e dall'Anas, dopo le garanzie e i continui rinvii sui tempi di riapertura dell'arteria. Stasera, al vertice convocato in Prefettura a Caltanissetta, è emersa questa notizia a seguito della riunione coordinata dal prefetto Maria Teresa Cucinotta e al quale hanno partecipato il sindaco Giovanni Ruvolo, la presidente del Consiglio comunale Leyla Montagnino, alcuni consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, il direttore di Anas Sicilia, Eutimio Mucilli, i tecnici della Cmc e il dirigente Tonino Russo, responsabile dei rapporti istituzionali dell'impresa che sta eseguendo il raddoppio della statale 640. Anas e Cmc si sono scusati con la Prefettura e la città di Caltanissetta per i tantissimi disagi creati alla popolazione in questi mesi di “black-out” viario”. C'è stato un confronto aspro per la mancanza di rispetto verso i nisseni e le istituzioni, alle quali continuamente venivano fornite date come se fossero numeri da giocare al Lotto.
Uscendo dalla Prefettura, il direttore Mucilli – interpellato dai cronisti sul rispetto della data di apertura della strada – ha detto: “Questa è un'opera del contraente generale – (il riferimento è alla Cmc; ndr) che ha una sua autonomia gestionale. La bretella si potrà aprire, penso, per metà marzo, anche se i lavori verranno completati prima ma ciò dipende dal contraente generale. Ritengo che questa possa essere una data di apertura”.
Si è parlato di una data da rispettare: la stazione appaltante – ossia l'Anas – ma ancora prima il general contractor – l'impresa Cmc – hanno fissato il 14 marzo come termine di riapertura della bretella su due corsie, anche se il cantiere sarà ultimato un mese prima e vi sono da calcolare i tempi delle prove di carico e degli oneri di sicurezza della strada.
“Questa non è una scadenza contrattuale”, ha chiarito però Eutimio Micilli, rispondendo alla domanda sui problemi innescati a seguito della chiusura e delle continue posticipazioni promesse e non rispettate finora, come rappresentate dal primo cittadino e dalla delegazione del Consiglio comunale.
“Io sono arrivato a ottobre. La realtà della Sicilia è molto importante per Anas ed è molto complessa. Sono ancora in una fase conoscitiva. Certamente ci siamo interfacciati con general contractor che ha assunto degli impegni, mi pare che le abbia assunti anche con verifiche intermedie. Noi staremo lì a vigilare affinchè queste scadenze vengano rispettate”.
Sulle opere di compensazione che erano state garantite dalla Cmc per la città di Caltanissetta, molte delle quali rimaste in stand-by come il Giardino della Legalità al quartiere San Luca o mai partite come il Parco Balate o la messa in sicurezza di contrada Stretto, il sindaco e i consiglieri comunali hanno chiesto certezze e di rivedere il piano delle opere programmate.