"Oggi è una giornata importante per la lotta alla mafia ma sarebbe letale pensare che lo Stato abbia sconfitto cosa nostra". Lo afferma, in un'intervista a 'la Stampa', il magistrato Nino Di Matteo, noto per l'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia sottolineando che "è un madornale errore pensare che con l'arresto del boss Matteo Messina Denaro, la mafia sia finita" e anzi "la mafia ha ancora la forza per tornare ad attaccare il cuore del nostro Paese".
"Viene posta la parola fine alla latitanza di un uomo che è stato condannato definitivamente per le stragi del '92 e '93 e di altri delitti gravissimi. Un boss crudele", continua. "Lo Stato avrà davvero vinto – osserva – quando avrà approfondito e fatto chiarezza sul come e sul perché sia stata possibile una latitanza così lunga nonostante l'impegno di migliaia di agenti delle forze dell'ordine e di decine di magistrati. Avevamo identikit molto fedeli, Messina Denaro ha vissuto a Palermo, è stato arrestato in una delle cliniche più frequentate della città".
Sulle parole di Salvatore Baiardo, che pochi mesi fa aveva parlato in tv del possibile arresto di Messina Denaro, Di Matteo commenta: "Avevo già notato allora la precisione del suo racconto. Ora si deve fare il possibile per capire come abbia potuto prevedere tutto questo. E soprattutto come e attraverso chi aveva saputo delle condizioni di salute di Messina Denaro".