Pubblicato il: 11/10/2022 alle 20:07
Si è tenuto oggi, in un clima di ascolto reciproco e finalizzato a creare i presupposti per un confronto continuo di crescita aziendale, un incontro tra la Cgil e i Direttori Sanitario e Amministrativo dell’ASP 2. La richiesta , inoltrata in data 20 settembre, prendeva spunto dai continui disservizi lamentati dall’utenza, da una apparente disparità, che sembrava emergere a seguito di tali lamentele, nella programmazione ed erogazione dei servizi all’utenza a livello territoriale, dalle notizie divulgate a mezzo stampa riguardo alla riprogrammazione dei servizi a livello dei vari presidi (riapertura della pneumologia e dei reparti accorpati a pieno regime), dalla problematica riguardante la carenza di personale in generale in tutti i presidi della provincia all’interno di ogni unità operativa (neurologia, ematologia, oncologia, ginecologia ed ostetricia, chirurgia, urologia indifferentemente nei due presidi maggiori; neurochirurgia presso il Sant’Elia) ma ancor più nei servizi di Pronto soccorso dell’intera provincia ed in particolare di Gela, dalla riduzione oraria del personale assunto per l’emergenza COVID, in particolare i farmacisti, e più in generale dalla volontà di questa Organizzazione Sindacale di instaurare un rapporto di collaborazione, propositivo e finalizzato a trovare di concerto con la direzione aziendale soluzioni utili a migliorare le condizioni lavorative e la qualità dei servizi al fine di arginare la continua emorragia di specialisti e utenti verso altre ASP limitrofe, che nulla hanno ad offrire di più.
A tal fine sono state avanzate varie proposte, come la messa in opera di forme di incentivazione per il personale medico dell’area di emergenza e urgenza dei presidi “disagiati” e dei due presidi maggiori, non solo in termini economici ma anche di prospettive di crescita professionale, partendo dal presupposto che chi lavora in trincea o in realtà disagiate, con servizi di fondamentale importanza (radiologia, patologia clinica), in regime di reperibilità, vada valorizzato. È stato anche proposto un utilizzo delle risorse assunte nel periodo emergenziale, vedi farmacisti e/o psicologi, presso quelle strutture (farmacie territoriali e ospedaliere, consultori, etc.) ove in atto i servizi risultano carenti per mancanza di personale.
Da parte dei Direttori Sanitario ed Amministrativo c’è stata un’attenta apertura in merito alle problematiche sollevate e ci sono state date alcune anticipazioni riguardo al bando per incarichi libero-professionale per le aree di emergenza, con specifico riferimento a Gela, dove è prevista la presa in servizio a breve di due nuovi medici, e l’incremento orario dei farmacisti assunti con il bando POLIME a copertura di quei servizi di farmacia territoriale e ospedaliera in atto carenti.
Unica nota di disaccordo è stata la richiesta di revoca, già inoltrata nei giorni scorsi, dell’avviso pubblico ex art. 15 octies del decreto legislativo 502/92 per il conferimento di vari incarichi, con riferimento esclusivamente al requisito specifico di “comprovata esperienza e lavorativa professionale di almeno 12 mesi presso il SSN nel profilo professionale messo a selezione e per il quale s’intende partecipare”. A tal riguardo il Direttore Amministrativo si è espresso in tono positivo poiché a suo giudizio il numero di domande che perverranno, nonostante tale requisito, sarà tale da non rivelarsi come “discriminatorio”, non riducendo di fatto la platea dei partecipanti. Non convinti di ciò, questa O.S. ha ribadito con fermezza che tale questione non verrà accantonata, ma, nostro malgrado, verrà portata avanti in tutte le sedi competenti , appalesandosi, a nostro avviso, illegittima la clausola di esclusione per mancato possesso di tale “requisito specifico”, in quanto preclude a chiunque non ne sia in possesso la possibilità di partecipare all’avviso consentendo di contro la partecipazione solo a particolari categorie che già hanno o hanno avuto altri incarichi di natura privatistica nel SSN.