Pubblicato il: 04/09/2021 alle 21:08
"Con notevole ed imbarazzante ritardo il deputato dell’Ars Michele Mancuso si desta dal suo sonno triennale rispetto alla sanità nissena, gestita in modo arrogante e autoreferenziale non solo dal Direttore Generale Alessandro Caltagirone (manager con il dono dell’ ubiquità), ma anche dai due fedelissimi vertici, Marcella Santino ( eternamente seduta ai vertici dell’ASP nissena in tutte le stagioni politiche) e Pietro Genovese, rispettivamente direttore sanitario e amministrativo". E' quanto afferma in una nota, il consigliere comunale del Pd Annalisa Petitto.
"Lo denuncio, su input dei cittadini nisseni, da più di un anno: la gestione della pandemia è stata fallimentare e la salute dei cittadini nisseni e della provincia tutta e’ stata messa in pericolo dai predetti vertici e dalla loro gestione approssimativa e ciò nonostante l’encomiabile e instancabile lavoro dei medici e degli operatori sanitari tutti. Reparti accorpati o chiusi, personale di reparto al collasso non sono una novità, sono piuttosto la normalità in questa ASP in cui i vertici hanno solo esercitato potere, anche a beneficio dei politici di turno, di maggioranza governativa, come Mancuso, per tre anni in perenne “vacanza”, che reclama oggi condivisione e partecipazione per il solo fatto di non essere stato invitato presso l’hub vaccinale di Gela. In sintesi, nulla di serio, nulla che abbia a che fare con la vera e sola priorità rappresentata dalla salute dei cittadini, ma piuttosto con le solite geometrie preistoriche e sterili di partito che nulla interessano alla collettività.
Deputato Mancuso, proprio per il suo ruolo politico ed istituzionale che oggi rivendica per un mancato invito, dovrebbe sapere che non si tace per oltre tre anni sui servizi sanitari, sull’assistenza dei malati, sulla salute dei cittadini, tanto più in situazioni di emergenza, aspettando la goccia che fa traboccare il vaso.
Capirai la goccia ….. un mancato invito! Tanto rumore per nulla!!!
FORZA ITALIA e DIVENTERÀ BELLISSIMA, sulla sanità, sono andate in tandem per tutta la gestione della pandemia, sebbene questo non la giustifica per il suo silenzio assordante durato per oltre 3 anni e dinanzi alle innumerevoli proteste e denunce sui disservizi sanitari dell’intera provincia nissena.
Su certi temi non ci sono colori, non ci sono bandiere e neanche partiti: si dovrebbe remare tutti dalla stessa parte e a unico beneficio della collettività, meritevole di una sanità adeguata.
Lei, Mancuso, in questi tre anni, ha osannato, platealmente, applaudendo a piene mani ed immotivatamente, i gestori del potere sanitario della provincia di Caltanissetta, curando soltanto il suo “orticello” politico.
Adesso, in pre-campagna elettorale per le prossime elezioni regionali, per scadenti beghe tra lei ed i suoi potenti “amici” dell’Asp, inscena una battaglia per la sanità: nulla di serio, tutto fantastico!
Se ritiene davvero, seppur con notevole ritardo, che la sanità nissena meriti ben altro si assuma la responsabilità di chiedere non solo la rimozione del DIrettore Generale Caltagirone, ma anche quella dell’eterno direttore sanitario Santino e del direttore amministrativo Genovese, e si esponga pubblicamente per chiedere le dimissioni ( le ennesime) dell’assessore Razza perché si sa, il pesce puzza sempre e solo dalla testa".