Pubblicato il: 30/07/2014 alle 16:41
Assalto notturno in una villetta di contrada Turolifi, borgata rurale ad una manciata di chilometri da Caltanissetta. Attimi di terrore quelli vissuti da una donna cinquantenne e dalla figlia trentenne e da un loro amico con la quale avevano trascorso la serata, che intorno alla mezzanotte di mercoledì sorpresi in casa da un commando di cinque persone che hanno fatto irruzione nell'abitazione di campagna sequestrandoli e legandoli alle sedie con del robusto nastro isolante. I cinque rapinatori erano incappucciati e armati di spranghe, con le quali hanno minacciato le due donne di consegnare soldi e gioielli che probabilmente sapevano custodissero in casa. Nessuno dei tre inquilini è stato picchiato durante le fasi della rapina.
Mentre alcuni banditi sorvegliavano gli ostaggi, gli altri complici rovistavano nelle stanze alla ricerca della refurtiva. Il bottino del colpo è stato davvero ingente: preziosi e una somma in contanti da oltre 10mila euro. Quando la banda ha lasciato la villa di Turolifi, una delle vittime è riuscita a liberarsi e ha allertato i carabinieri che a notte fonda hanno diramato una nota di ricerca effettuando alcuni posti di blocco agli ingressi della città per intercettare l'auto dei fuggiaschi che è riuscita a far perdere le tracce. Madre e figlia e l'amico sono stati interrogati dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia, che contestualmente hanno effettuato i rilievi nelle stanze messe a soqquadro e sequestrato lo scotch utilizzato per immobilizzare le vittime. Gli esperti della Scientifica hanno catalogato diversi reperti, tra cui molte impronte. Una svolta potrebbe arrivare dall'analisi della parte adesiva dello scotch da cui è possibile estrapolare il Dna se chi l'ha strappato lo ha fatto con la bocca e, ovviamente, è già stato schedato.
Non si sa se i cinque rapinatori fossero italiani o stranieri, ma quella di contrada Turolifi non è la prima rapina violenta che avviene in casa con le stesse modalità. Nelle scorse settimane, infatti, il presidente del Serradifalco Calcio Leonardo Burgio e la madre Daniela Faraoni, neo direttore amministrativo dell'Asp di Caltanissetta, sono stati sequestrati e derubati da una banda composta da cinque rapinatori che ha portato via gioielli e soldi. E a Butera, qualche mese addietro, un imprenditore ha subìto lo stesso trattamento mentre era in compagnia della moglie e del figlio. Sono indagini delicate e serrate quelle che hanno avviato gli investigatori dell'Arma di Caltanissetta per dare un volto e un nome alla spietata banda che ha reso un incubo la serena notte di una famigliola.