Pubblicato il: 24/07/2015 alle 08:42
Il consigliere dell’opposizione Gianluca Bruzzaniti contesta la lentezza burocratica con la quale l’amministrazione comunale aiuta le famiglie in difficoltà e di come un “taglio indistinto degli aiuti” possa diventare devastante per i tanti che, in questo periodo di contingenza economica,non riescono a pagare i conti alla fine del mese.
“Ci può stare che in un momento di vacche magre, un’amministrazione comunale, possa decidere di tagliare i ponti con tutte quelle famiglie che da sempre vengono aiutate economicamente dal nostro ente, dando un segnale di austerità e intransigenza nei confronti dei bisognosi e soprattutto a coloro che da anni svolgono come professione l'assistito comunale”. Ha esordito il consigliere comunale di Officina Politica riferendosi alle decisioni adottate dalla giunta Ruvolo.
“C'è da dire, però, che un taglio indistinto di tali aiuti mette in difficoltà anche coloro che mai pensavano di ricorrere all'aiuto del nostro ente, perchè hanno perso il lavoro o per cause direttamente collegate alla grande crisi economica degli ultimi anni o ancora per vicissitudini familiari o di salute.
Ci sarà pure un motivo per cui un ufficio si chiama “solidarietà sociale”, forse perchè dovrebbe aiutare chi sta peggio di noi, sicuramente valutando situazione per situazione con una certa discrezionalità, dando un aiuto oltre che morale anche in termini economici o di servizi. Tutto ciò ultimamente non avviene, facendo di tutta l'erba un fascio (bisognosi e meno bisognosi).
Il paradosso – ha continuato nella nota il consigliere dell’opposizione – è che non solo non vengono aiutati coloro che ne avrebbero realmente necessità, ma non viene nemmeno dato un contributo a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta e che per legge ne hanno diritto. Mi riferisco all'assegno terzo figlio, ovvero un assegno, concesso dal Comune ma pagato dall’INPS, per le famiglie con almeno tre figli minori e che hanno patrimoni e redditi limitati. Un contributo di circa 1300 euro, soldi che l'Inps ha già predisposto ma che il nostro ente non riesce a dare velocemente alle famiglie in quanto presso l'ufficio solidarietà sociale le pratiche giacciono su una scrivania in attesa di essere espletate. Presso l'ufficio, infatti c'è una sola impiegata , oltretutto part-time, che da sola non riesce a lavorare le numerosissime richieste avanzate, ritardando così quegli aiuti su cui le famiglie ogni anno contano, e che gli spettano per legge.
Sembra assurdo che, proprio quando il Comune ha la possibilità di dare, finalmente, un aiuto alle famiglie, con soldi non suoi, non sia così solerte nel impegnare più dipendenti presso l'ufficio affinché in un paio di giorni tutte le richieste vengano espletate, e tutte le famiglie abbiano ciò che per diritto gli spetta.
L'assessore ed il dirigente si attivino immediatamente affinché presso l'ufficio vengano impiegate tutte quelle unità lavorative utili a completare immediatamente l'iter di tali richieste, dando così una boccata d'ossigeno ai nostri cittadini. Non è più tempo di dormire”.