L'assunzione di una persona vicina a un pubblico ufficiale per orientare possibili ispezioni fiscali. E' l'ipotesi di reato formulata dai magistrati della Direzione distrettuale di Caltanissetta nei confronti dell'imprenditore Massimo Romano, proprietario di una storica catena della grande distribuzione organizzata in Sicilia che gestisce centinaia di punti vendita dove lavorano migliaia di dipendenti. Oggi a Romano, la Squadra Mobile ha perquisito gli uffici della sua azienda di Caltanissetta, acquisendo una mole di documentazione contabile. Un avviso di garanzia che è stato notificato ad altri indagati, dei quali però al momento si sconosce l'identità così come dell'appartenente alle forze dell'ordine. Bocche cucite in Procura per una indagine coperta ancora dal massimo riserbo.
Ma l'imprenditore – attraverso l'avvocato Dino Milazzo che lo assiste – ripone massima fiducia nella magistratura e in una nota il legale dice: “In data odierna – con decreto disposto dalla locale Procura della Repubblica – personale della Squadra Mobile della Questura di Caltanissetta ha acquisito presso i locali del Massimo Romano documentazione contabile relativa a pregressi anni d'imposta”.
Aggiunge l'avvocato Dino Milazzo: “Unitamente a detto decreto veniva notificata al sig. Massimo Romano una informazione di garanzia in relazione all'ipotesi di reato, tutta da verificare, che sarebbe scaturita dalla assunzione di un soggetto vicino ad un pubblico ufficiale al fine di orientare la sua attività di verifica fiscale – spiega il penalista nisseno -. Il sig. Romano, certo della correttezza e della liceità della sua condotta, ha posto il suo staff a disposizione del personale della Squadra Mobile al fine di rendere più agevole e veloce il loro operato. Con serenità attenderà l'esito della verifica, confermando ancora una volta la sua piena fiducia nell'attività dell'Autorità giudiziaria”.