A seguito dei «continui massivi attacchi informatici che stanno interessando non solo gli Istituti di credito», il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche del Servizio Polizia Postale di Roma ed i Centri operativi per la sicurezza cibernetica sul territorio «stanno intervenendo a supporto dei tecnici della società interessate per il ripristino dei sistemi informatici essenziali e processando i dati utili alla ricostruzione degli eventi critici». Lo fa sapere la Polizia postale. Ieri già si erano registrati una serie di importanti attacchi alle banche italiane.
Come nelle precedenti azioni portate avanti dai Noname, si tratta di attacchi di tipo Ddos (Distributed denial of service) che si concretizzano inviando un'enorme quantità di richieste al sito web obiettivo, che non è in grado di gestirle e quindi di funzionare correttamente. Sul loro canale Telegram il gruppo ha rivendicato gli attacchi, criticando il recente incontro tra Giorgia Meloni ed il presidente statunitense Joe Biden, dove la premier italiana ha confermato il sostegno all'Ucraina. L'Agenzia monitora «con la massima attenzione» il riattivarsi delle campagne da parte di gruppi di 'hacktivisti' (sono gli hacker-attivisti) filorussi «ai danni di soggetti istituzionali nazionali. Non risulta comunque che gli attacchi – di carattere dimostrativo – abbiano intaccato l'integrità e la confidenzialità delle informazioni e dei sistemi interessati».
I soggetti attaccati in questi giorni – aziende di trasporto pubblico, banche ed enti finanziari – sono stati «prontamente avvisati insieme alle autorità competenti come parte di una metodologia di contrasto e prevenzione ormai consolidata», informa l'Acn.