Pubblicato il: 30/05/2018 alle 16:30
PALERMO – L'inchiesta è passata a carico di noti in poche ore. Tre persone sono finite sotto accusa per attentato alla libertà e offesa all'onore e al prestigio del presidente della Repubblica. Un reato gravissimo punito con una reclusione da cinque a quindici anni di carcere, che prevede persino l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare. L'eventuale processo si svolgerebbe in Corte di assise.
Il procuratore aggiunto Marzia Sabella e il sostituto Calogero Ferrara hanno identificato e messo sotto accusa Manlio Cassarà, palermitano, che ha scritto su Facebook "hanno ucciso il fratello sbagliato", riferendosi all'omicidio di Piersanti Mattarella, fratello del capo dello Stato, assassinato dalla mafia nel 1980; Michele Calabrese, autore di un post analogo, ed Eloisa Zanrosso che ha scritto: "ti hanno ammazzato il fratello, non ti basta?". Prima di iscriverli nel registro degli indagati si è dovuto accertare che i profili social corrispondessero a persone reali. Altre cento posizioni sono al vaglio degli investigatori. (Livesicilia.it)