Pubblicato il: 01/08/2019 alle 22:30
Si è concluso nei locali dell'Asp di Caltanissetta il sit-in di protesta organizzato dalla consulta delle associazioni gelesi per la disabilità con il quale i familiari dei bimbi e ragazzi autistici chiedevano l'attivazione dei servizi sanitari e socio-assistenziali. L'incontro con il direttore generale dell'Asp Alessandro Caltagirone, il direttore sanitario Marcella Santino, il direttore amministrativo Pietro Genovese e la psicologa Roberta Belcastro si è concluso con l'intento da parte di tutti di trovare soluzioni e con il rinvio di un tavolo al 9 di agosto quando con tutta probabilità sarà coinvolto anche il provveditorato agli studi e gli altri attori sociali. "Chiediamo l'attivazione di un centro diurno all'altezza del fabbisogno sanitario di decine di bambini di Gela e le loro famiglie che non hanno una risposta immediata – ha detto Ignazio Giudice, segretario generale provinciale della Cgil – abbiamo registrato l'interesse da parte del manager Caltagirone, dalla direzione sanitaria e amministrativa. Questo è positivo. Abbiamo spostato l'incontro su Gela, per il 9 agosto, come è giusto che sia, per attivare un percorso che possa consentire, già da settembre, per le bambine e i bambini che frequentano le scuole di avere più assistenza, più cura, più dedizione, insomma tutto ciò che rende la vita di questi bimbi migliore da un punto di vista quotidiano e delle prospettive. C'è un tema che riguarda, non solo i bambini autistici di Gela, ma le disabilità in generale, che è quello che i genitori si pongono, che è il dopo di noi. La risposta va costruita oggi mentre i genitori sono giovani e i bambini sono bambini e possono essere seguiti nel miglior modo possibile. E questo è un tema che deve diventare centrale in provincia di Caltanissetta come lo è in tante altre aree del paese, sopratutto in Nord Italia che su questi temi ha una marcia in più. Insomma il sit-in ha avuto un seguito positivo, un approccio che era auspicabile, e noi pensiamo che attraverso un dialogo serio e costruttivo, come quello di oggi, qualche risposta in più a un territorio già precario può arrivare". Soddisfazione è stata espressa anche dal manager Alessandro Caltagirone. "Oggi ho avuto il piacere di incontrare la consulta delle associazioni gelesi per la disabilità – ha detto il direttore generale – che era presieduta dall'avvocato Livio Aliotta. Ho voluto questo incontro perché è stato un momento di confronto su tutte le tematiche. Ovviamente ci sono state rappresentate anche situazioni molto gravi che vengono fuori da percorsi pluriennali e di servizi che non sono stati perfettamente allineati a quelle che sono le esigenze. Hanno visto che ci sono delle attenzioni particolari da parte dell'azienda, stiamo costruendo un percorso insieme, motivo per cui faremo un successivo incontro la prossima settimana. E' emerso il fatto che il dialogo non dovrà avvenire soltanto tra le famiglie o i pazienti e l'Asp ma stiamo parlando di servizi socio-assistenziali, per cui è importante che sia presente sia il Comune per le proprie attività che il provveditorato agli studi per la parte di competenza delle scuole. Per ciò che attiene il centro diurno – ha affermato il manager Caltagirone – ho ricordato che è stato fatto un protocollo d'intesa con il Comune di Gela per la concessione in uso ventennale di alcuni locali che devono essere ristrutturati ma, contemporaneamente, ho promesso la ristrutturazione di un'area che entro settembre dovrebbe essere completata". Il direttore sanitario Marcella Santino ha sottolineato la presenza di una sinergia tra le varie istituzioni. "Già con il Comune c'è una grande intesa, nella persona dell'assessore ai servizi sociali Nadia Gnoffo – ha detto la dottoressa Santino – abbiamo iniziato un percorso insieme, perché la persona affetta da autismo ha la necessità che tutte le istituzioni si coordinino in un piano unico e ognuno per le proprie competenze mette in atto quelli che sono i provvedimenti e quelle che sono le soluzioni. In questo interviene anche il provveditorato, quindi la scuola, ma anche tutto ciò che c'è di sano sul territorio. E' importante che tutti gli enti siano coordinati e la supervisione spetta sicuramente all'azienda sanitaria".