Pubblicato il: 23/04/2018 alle 12:58
Una manifestazione dedicata al Blue Day al plesso Salonicco dell’istituto comprensivo “S. Quasimodo” di Gela che ha coinvolto sia i tre ordini dell’istituto, scuola dell’infanzia, primaria e media che alcune associazioni che si occupano di disabilità nel territorio per sensibilizzare sul tema sia dell’autismo che delle diverse forme di disabilità, creare momenti e attività che favoriscono l’integrazione fra persone diverse e l’inclusione. Presenti oltre all’associazione AMAUTISMO (con una rappresentanza e la presenza di Samuele Di Natale, che ha cantato la sua canzone di speranza “Non arrenderti mai”) anche l’associazione Il Pungolo (che attiva laboratori fra normodotati e ragazzi con disabilità motoria), l’Unione Italiana Ciechi con Linda Legname e che attiva laboratori sensoriali e l’associazione Oltre il Muro che, assieme al Labirinto di carta, realizza ulteriori interessanti esperienze laboratoriali. La scuola ha preparato un programma costituito da performance degli studenti sul tema della manifestazione e ha programmato assieme alle associazioni che hanno preso parte all’iniziativa, la realizzazione, con la loro collaborazione, delle attività laboratoriali in ogni singola classe, per coinvolgere sia normodotati che diversamente abili.
“Costruire un evento con dei messaggi veri e non mediatici, per comunicare e trasmettere una lettura onesta dei problemi non è facile – ha detto il presidente dell’associazione Amautismo, Antonino Biondo -. Cerchiamo di farlo al meglio per dare voce ai fragili a quelli che oggi NON erano alla manifestazione. A quelli soli a casa da adulti o peggio negli istituti. A quelli problematici soprattutto per i nostri servizi socio sanitari che stentano a partire e che mostrano difficoltà a gestire lasciando il dubbio che vogliano un autismo e una disabilità più facile. La mia associazione cerca di fare rete con le altre. Perché il disabile è un cittadino dai diritti negati e bisogna che qualcosa cominci a cambiare. Ogni disabile è una persona con dignità come la sua famiglia. Nella manifestazione una ragazza normodotata ha danzato sulle note di Beethoven's silence di Ernesto Cortazar scritta da questi come tributo al genio musicale che anche nella più totale sordità sente e compone la sua speranza alla vita e quindi il superamento del limite. Alimentiamo questa speranza anche noi”.