“La giustizia umiliata”. Poche parole con cui, davanti a piazza Montecitorio, gli avvocati italiani hanno deciso di dare il via alla giornata di protesta indetta nella capitale. Da Caltanissetta è partita una delegazione composta dal presidente dell'Ordine degli avvocati Giuseppe Iacona, da una rappresentanza dell'Aiga – l'associazione dei Giovani avvocati – dell'Organismo unitario dell'Avvocatura
Dopo tre giorni di astensione dalle udienze, circa diecimila legali tutto il Paese sono arrivati a Roma per prendere parte alla manifestazione, indetta dall'Oua (Organismo unitario dell'avvocatura italiana). Alle 13 è partito il corteo da piazza della Repubblica fino a piazza Santi Apostoli aperto dallo striscione “In difesa della democrazia”. Quasi tutti i legali hanno indossato fasce tricolore di carta sul modello di quelle dei sindaci. Moltissime le bandiere italiane, senza alcuna insegna.
La giornata è iniziata con una catena umana simbolica organizzata dai giovani avvocati davanti alla Cassazione. “Il ministro uscente della giustizia Annamaria Cancellieri – spiega Nicoletta Giorgi, presidente dei giovani avvocati- nonostante le numerose riforme promulgate ha dovuto prendere atto che il contenzioso pendente e l'arretrato non è diminuito. Se, quindi, in uscita non aumentano i numeri, lo Stato cerca di ridurre quelli in entrata con una serie di strumenti che poco apportano al miglioramento del sistema giustizia: l'aumento di costi per le spese di iscrizione a ruolo delle cause, la previsione di un ulteriore pagamento per avere la motivazione della sentenza, la previsione di una responsabilità solidale del legale per le cause che venissero qualificate come temerarie, interventi sul processo esecutivo poco incisivi. Quella dell'Avvocatura è una protesta per il cittadino, perché non subisca l'ennesima vessazione in nome di un principio di efficienza che elida il diritto di difesa”. A proposito della formazione del nuovo governo, infine, la presidente Giorgi, esprime un augurio: “Chiunque sia il prossimo ministro della giustizia vorremmo comprendesse l'importanza del dialogo e del confronto con l'Avvocatura e gli operatori della giustizia per intervenire tempestivamente ed efficacemente. Noi siamo pronti a sederci al tavolo”.