Pubblicato il: 21/06/2024 alle 11:01
L’appuntamento del ballottaggio elettorale di domenica 23 e lunedì 24 giugno costituisce per le città di Caltanissetta e Gela un momento essenziale. D’altronde, come dimostrato dalla tensione che si percepisce, in particolare nelle comunicazioni, nei commenti, esasperati dagli strumenti social, ci si impone una domanda: i cittadini, non quelli virtuali ovvero i rinchiusi nei social, hanno piena consapevolezza del momento difficile e fondamentale che ci aspetta? Sono coinvolti?
Non si tratta di limitarsi alla, doverosa, segnalazione del momento elettorale ed all’invito al voto, nel nome della nostra Costituzione democratica ed antifascista. Si tratta, invero, di accendere i riflettori sugli appuntamenti ‘veri’ che ci aspettano. I tanto strombazzati finanziamenti multimilionari del tanto richiamato PNRR sembrerebbero indirizzarsi verso il rischio di attenzione dei gruppi di potere, anche quelli occulti e silenti. Non sembrerebbe un caso, infatti, che nelle settimane scorse il tema, da parte delle amministrazioni uscenti – e dei vecchi e nuovi, soprattutto questi ultimi, sostenitori, ufficiali e non, della stessa – era indicare la quantità dei milioni piuttosto che rappresentare, fare condividere, non solo enunciare, i progetti a monte delle risorse, a suo tempo richieste, lo stato effettivo della loro elaborazione così da poterne comprendere, tutti i cittadini, tutte le rappresentanze sociali, le condizioni effettive di realizzabilità, fattibilità, operatività, di “messa a terra”, come si suol dire.
Volendo volgere la nostra attenzione al mondo reale, non possiamo sfuggire alla cruda realtà che, oggi, caratterizza la nostra Provincia. Il disagio sociale è rilevante, altrettanto il tema del lavoro che non c’è, ovvero è precario, specie per le giovani generazioni e per le donne. Lo stato dei sistemi assistenziali è in deficit. Il sistema sanitario lacunoso e non funzionale: il tema della prossimità risulta sconosciuto. La macchina amministrativa ed operativa del Comune segna ogni giorno i propri limiti al di là dei processi di digitalizzazione dei procedimenti, proclamati ma non percepiti: vedi il caso dell’ufficio tributi a Caltanissetta che, semplificando, finisce per essere lasciato sulle spalle dei lavoratori comunali piuttosto che sul deficit programmatico e gestionale dei vertici dell’amministrazione comunale.
Come CGIL di Caltanissetta da sempre impegnati nella tutela e rappresentanza dei diritti dei lavoratori, a partire dai più deboli ed indifesi, nella ricerca del confronto, seppur dialettico, con le rappresentanze istituzionali nell’intento di focalizzare necessità e obiettivi innovativi e di cambiamento, manifestiamo convintamente le nostre preoccupazioni e nello stesso tempo ribadiamo il nostro impegno alla ricerca di ogni strumento di cambiamento, di rottura con la asfissiante situazione attuale.
D’altronde non va sottovalutato come quanto accade nella nostra Provincia interagisca pienamente con le vicende nazionali e le scelte del governo nazionale e delle forze di maggioranza. L’approvazione della “autonomia differenziata” rinfocola tutti i dubbi sulla effettiva ed efficace attenzione da parte del governo Meloni e dei suoi alleati sulle necessità del Sud. Meloni rivendica la “crescita” dei dati di produttività e di benessere del Sud ma dimentica volutamente di precisare come tali dati derivino dagli effetti dei processi di solidarietà sociale attivati negli ultimi anni, per ultimo il reddito minimo, che, al di là delle tante inefficienze e dei tanti errori, consentivano risorse per le parti sociali più deboli. Si tratta di quei fondi annullati dalla Meloni.
A Caltanissetta come a Gela peraltro non siamo innanzi ad una scelta di simpatia, di empatia né tanto meno di ideologismo, profuso a man basso da tanti mestieranti della politica, fra i due candidati che si contendono il ballottaggio. Il bivio è netto: non scegliere significherebbe non decidere, come se difronte al bivio stradale non decidessimo la nostra direzione e così restare fermi o andare a sbattere. Al bivio prossimo dovremo scegliere con determinazione il cambiamento, la passione e l’intelligenza politica. Con un impegno che ribadiamo ancora oggi: la prossima amministrazione troverà nella CGIL un interlocutore attento e disponibile ma occhiuto nell’interesse della legalità e delle buone azioni che dovranno essere messe in campo.
La Segretaria Generale CGIL
Rosanna Moncada
ma cosa c’entra l’autonomia differenziata con il sindaco? cosa potrebbe fare un sindaco se venisse applicata questa legge? di destra o sinistra non avrebbe nessun potere decisionale.