Pubblicato il: 29/09/2014 alle 15:21
FOTOGRAFIE PER GENTILE CONCESSIONE DI LILLO MICCICHE'
Uno scorcio delle autoritàChi si attendeva i toni forti, è stato accontentato. Ancora una volta il vescovo di Caltanissetta, Mario Russotto, sceglie la giornata in cui la città festeggia il patrono San Michele e una Cattedrale affollata di autorità e fedeli per lanciare un messaggio forte e d'impeto, una reprimenda a coloro i quali rivestono un ruolo pubblico e si impegna poco e un incoraggiamento a rialzare la testa in questi tempi bui a chi stringe la cinghia. Nelle parole di monsignor Russotto pronunciate durante l'omelia, il capo della Diocesi ha puntato l'indice contro la classe politica, oggi in chiesa di tutte le geografie istituzionali e schieramento. Su tutti spiccava il vice presidente della Camera, il grillino Luigi Di Maio, affiancato dai deputati pentastellati Giancarlo e Azzurra Cancelleri e dal sindaco Giovanni Ruvolo, ma dietro si potevano scorgere anche il parlamentare Ars Gianluca Micciché, alcuni consiglieri comunali, assessori e sindaci del Nisseno.
“Basta vessare i poveri, non bisogna chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini – ha detto Russotto -. Nessuno ci può espropriare della dignità e in questo momento San Michele incarna la figura del condottiero. Non bisogna cedere alla rassegnazione e alla disfatta, qui è in gioco la fondazione della nostra Repubblica”, è stato il monito del vescovo al popolo nisseno che ha partecipato alla celebrazione eucaristica. Un pensiero verso gli ultimi monsignor Russotto lo ha avuto in un altro passaggio della omelia, ricordando l'impegno della Chiesa verso coloro i quali hanno bisogno e citando la creazione di una Fondazione intitolata a Papa Giovanni Paolo II attivata insieme alla Caritas nel quartiere San Giovanni, che ha realizzato diverse iniziative tra cui quella del microcredito.