Pubblicato il: 21/10/2021 alle 09:24
La lettera che il Comitato S.O.S. Sicilia Centrale ha inviato al Presidente della Repubblica rappresenta un poderoso squarcio al velo di silenzio ed indifferenza che avvolge il dibattito pubblico sullo stato dei beni archeologici del nostro territorio. Non si tratta di un gesto isolato ed estemporaneo: dal 2020 le associazioni promotrici del Comitato si battono per il recupero e la messa in sicurezza del nostro patrimonio culturale, mentre pochi giorni fa gli studiosi del gruppo SiciliAntica hanno promosso un importante convegno dedicato proprio a questi temi. A fronte di questo impegno del mondo culturale ed associativo, la politica locale e regionale rimane silente e colpevolmente distratta. Noi invece vogliamo fare la nostra parte per accendere i riflettori sul pericolo che sta correndo il nostro territorio a causa del modello di gestione dei beni archeologici e museali adottato dalla Regione Sicilia.
In questi anni l'impianto normativo che disciplina questo settore è stato messo in discussione da una congerie di atti, che hanno ingenerato problemi interpretativi e gestionali nell’attribuzione dei poteri decisionali in merito alla tutela e alla valorizzazione dei beni culturali e ambientali.
Innanzitutto la Delibera n° 239/2019, che ha snaturato le competenze dei Parchi Archeologici conferendo un eccessivo numero di competenze in capo ad una sola struttura amministrativa, rendendo impossibile un’efficiente gestione dei beni archeologici. Il quadro è ulteriormente aggravato dalle nomine del Comitato tecnico-scientifico dei Parchi Archeologici, che creando un’irragionevole commistione tra funzioni tecniche e funzioni di indirizzo politico. Da ultimo, vanno menzionati i rischi della prossima riforma, che aggraverebbe ancor di più la gestione del patrimonio artistico, prevedendo una disastrosa riduzione delle sezioni tecnico-scientifiche di Soprintendenze e Parchi.
Come Circolo PD “G. Faletra” intendiamo opporci a questo stato di cose, a tal fine, con l’intervento del Partito Democratico provinciale lavoreremo per porre in Assemblea regionale le seguenti questioni:
• il ritiro della Delibera n° 239/2019 della Giunta Musumeci, restituendo autonomia scientifica e gestionale ai grandi Musei Regionali e riservando alle Soprintendenze provinciali le competenze sulle aree archeologiche e sui piccoli Musei Regionali di ambito territoriale;
• la revoca della nomina dei Sindaci in fase di composizione del Comitato tecnico-scientifico dei Parchi Archeologici;
• lo stop alla confusa ipotesi di riforma promossa dalla Regione;
• una dotazione di organico confacente alle competenze specifiche richieste nel campo dello studio, della tutela e della valorizzazione dei beni culturali e ambientali, come è previsto dalla Legge 110/2014 e dal D.M. 244/2019;
• l’assegnazione dei ruoli apicali, come è previsto dalla Leggi Regionali 80/1977, 116/1980 e 8/1999 a personale altamente qualificato nell’ambito dello studio, della tutela e della valorizzazione dei beni culturali e ambientali;
• una poderosa campagna di concorsi, indirizzata alla selezione di un organico tecnico-scientifico competente;
• l’assegnazione delle risorse economiche prediligendo le aeree centrali della Regione, ad oggi abbandonate e lasciate alla mercé dei tombaroli e dei trafficanti d’arte;
Andrea Alcamisi e Carlo Vagginellli
Circolo PD Guido Faletra