Pubblicato il: 06/09/2021 alle 14:54
Buongiorno, sono Paolo Greco e negli scorsi giorni ho avuto modo di leggere una serie di articoli di contenuto identico ove si riportano una serie di falsità ed inesattezze. Mi è stato attribuito uno spessore criminale nel campo dell'usura e della droga, ma sono un incensurato, il mio casellario riporta la scritta "nulla". Dall'articolo si può quindi ingenerare la confusione che la misura patrimoniale sia stata elevata nei confronti di un soggetto pluripregiudicato, ma nel mio caso si ci è basati su sospetti e processi di assoluzione con formula piena o ancora in corso, come, purtroppo, sembra accadere sempre più frequentemente, per come testimoniato in numerose occasioni da Pietro Cavallotti o dall'associazione dei Radicali “Nessuno tocchi Caino”, di cui faccio parte con convinzione per avere vissuto sulla mia pelle un "non" processo, dove non contano le assoluzioni né si attende l'esito dei giudizi dei Tribunali.
Per questo mi amareggia leggere i toni trionfalistici ed enfatici con cui si definisce un incesurato una persona di spessore criminale e si rivendica la confisca di aziende, che sono state chiuse pochi mesi dopo l'amministrazione giudiziaria dei beni, come un grande successo di contrasto alla criminalità. Il processo è nato da un errore di calcolo che ipotizzava 9 milioni di redditi illeciti non dichiarati, il Tribunale ha riconosciuto l'errore materiale ma non ha avuto la forza di riparare all'errore commettendone altri, anche in contrasto con i periti nominati dalla Corte e dal Tribunale stesso che mi avevano dato ragione, cosa possibile solo nelle misure di prevenzione italiane. Un innocente se non viene condannato da un Tribunale non dovrebbe essere definito in un paese civile "criminale", si dovrebbe avere rispetto delle sentenze di assoluzione, ma voglio esprimere con forza la mia fiducia nella possibilità di cambiare questo sistema ingiusto a partire dal mio caso che, contrariamente a quanto scritto negli articoli pubblicati, è ben lontano dall'essere definito.
Una persona che sa di essere innocente, riconosciuta innocente dai Tribunali, alla quale non è mai stata applicata una misura di prevenzione personale, non può essere privata dei beni, vederli distrutti poco dopo, perché un sistema nato per una nobile causa – privare i criminali dei propri beni ottenuti illecitamente – si presta a gravi distorsioni se applicato nei confronti di chi – come il sottoscritto – ha sempre vissuto del proprio lavoro e non è mai stato condannato. Paolo Greco