Pubblicato il: 10/09/2015 alle 16:04
Dopo tre mesi di attesa, è l’archeologa etnea Rosalba Panvini – ma nissena d'adozione – il nuovo soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Siracusa. Il direttore generale del Dipartimento regionale ai Beni culturali, Gaetano Pennino, ha firmato il decreto di nomina confermando così le indiscrezioni delle ultime settimane quando il nome della dirigente ha scatenato il malumore del coordinamento degli ambientalisti “Sos Siracusa” preoccupati da alcune decisioni prese da Panvini alla guida della Soprintendenza di Caltanissetta prima e Ragusa poi che avrebbero violato le norme del Piano paesaggistico. Una figura di alto prestigio nel panorama scientifico italiano. Da mercoledì, Rosalba Panvini è alla guida della Soprintendenza di Siracusa che, in questi mesi, è stata affidata alla reggente Mariella Musumeci la quale, dopo il pensionamento di Beatrice Basile, ha retto le redini dello storico ufficio di Piazza Duomo. «Una scelta nel segno della trasparenza», ha commentato l’assessore regionale Antonio Purpura.
La carriera di Rosalba Panvini è stata dedicata in prima linea nella salvaguardia e conservazione del patrimonio archeologico siciliano. Dal 1992 è stata Direttore della Sezione Archeologica della Soprintendenza di Caltanissetta ed è stata anche Direttore del Museo Archeologico Regionale di Gela e dei Musei di Caltanissetta e Marianopoli. Dal 2004 al 2010 è stata Soprintendente per i Beni Culturali ed Ambientali di Caltanissetta ed ha diretto centinaia di campagne di scavo: Necropoli protostorica di Dessueri, Acropoli e mura ellenistiche di Capo Soprano a Gela e soprattutto è stata la scopritrice della nave greco-arcaica di Gela e dell’emporio arcaico della stessa città antica da cui provengono le famose e uniche are fittili che sono state esposte a Palazzo Montecitorio, al Louvre ed in America. Dal 2010 al Marzo del 2013 è stata Dirigente Responsabile del Servizio Museo Interdisciplinare regionale di Caltanissetta cui afferivano i Musei Archeologici di Caltanissetta, Marianopoli e i Musei Minerari della Trabia Tallarita, Gessolungo e La Grasta. Dall’Istituto Italiano di Cultura di New York le sono stati conferiti due riconoscimenti per la sua attività scientifica (1996 e 2004) ed in Italia, a Livorno (1996), le è stato assegnato il primo premio Lunigiana per il volume Gelas. Nel 1999 ha iniziato l’attività accademica, all’Università della Sorbonne di Parigi e dall’Università Federico II di Napoli, dove ha insegnato Archeologia della Sicilia greca. Successivamente ha insegnato anche all’Università Lumsa, sede di Caltanissetta, all’Università di Palermo, Facoltà di Architettura e nella Università Kore di Enna. Dal 2000 a tutt’oggi è docente nell’Università di Catania. Ha al suo attivo oltre 200 pubblicazioni scientifiche per il settore archeologico e topografico.Nel Giugno del 2011, il Presidente Giorgio Napolitano Le ha conferito l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. Dall’Aprile 2013 è Soprintendente per i Beni Culturali ed Ambientali di Ragusa. Nel gennaio del 2014 ha superato l’Abilitazione Nazionale di Professore Associato e di Professore Ordinario di Archeologia per le Università italiane. Di recente le è stata conferita la cittadinanza onoraria di Marianopoli.