Pubblicato il: 28/10/2014 alle 10:37
“Biagio”, il film che narra la vita di un Frate palermitano che, nel XXI secolo, ha scelto di ripercorrere la vita di San Francesco, si è aggiudicato il prestigioso premio Green Movie Award premio collaterale della IX edizione del Festival Internazionale del Film di Roma. Un successo di cui godono non soltanto attori e regista ma anche la Banca del Nisseno, investitore esterno che ha creduto nel progetto sostenendolo anche economicamente. Il film di Pasquale Scimeca ha commosso il grande pubblico, accorso per l’anteprima mondiale, che, come la giuria, ne ha apprezzato i valori legati alla sostenibilità.
Il Green Movie Award vuole contribuire alla divulgazione della cultura ambientale e incentivare la produzione di opere a impatto zero. Il Premio intende inoltre valorizzare la comunicazione cinematografica come strumento di educazione, narrazione socioculturale e stimolo di riflessione critica sul rapporto uomo-ambiente.
“Biagio – ha commentato la giuria motivando la vittoria – vuole affrontare i grandi temi della vita: dalla religione all’ambiente, dalla giustizia sociale alla solidarietà, e assurge a paradigma del nostro tempo in crisi di valori e ideali. L’urgenza di una testimonianza diventa invito al recupero di un’ecologia del pensiero che prende forma nella natura. Francescano, innocente, senza compromessi: un film per nulla neutro, puro, militante per la pace e per la sostenibilità della vita”.
“Grande soddisfazione per la Banca del Nisseno – afferma il presidente Giuseppe Di Forti – che ha creduto nel successo dell’opera fin dai suoi primi passi. Siamo la prima banca in Sicilia a sperimentare la formula del tax credit esterno per sostenere il cinema. Sposiamo in pieno i valori della solidarietà e della sostenibilità promossi da “Biagio”, emersi nel film come ricerca di valori e di armonia con se stessi e con il prossimo e pienamente condivisi dal Credito Cooperativo”.
Il film narra di Biagio Conte, il frate palermitano (interpretato dall’attore Marcello Mazzarella) che a 26 anni lascia la sua città e va a vivere sulle montagne. In solitudine ritrova l’armonia con se stesso e con la natura. Inizia a cercare Dio e lo trova con la mediazione di San Francesco. Torna a Palermo, si prende cura dei barboni e fonda la “Missione di speranza e carità”. La vera storia di un santo dei nostri giorni.