Pubblicato il: 31/01/2019 alle 17:05
Due ore, forse tre. Giuseppe stava inerme sul divano, gonfio e sanguinante. Non poteva muoversi, piangeva. Tony, il compagno di sua madre Valentina, lo aveva picchiato con inaudita violenza, impossibile da sopportare anche se Giuseppe fosse stato un adulto, e invece lui era soltanto un bambino di 7 anni. Pugni, calci, bastonate con un manico di scopa che si è spezzato sotto il peso dei colpi. Era caduto a terra, aveva cercato di difendersi, e quello aveva infierito anche sulle braccia e sulle mani. La stessa cosa con Noemi, la sorellina di Giuseppe, ma il bambino di botte ne aveva prese di più, e quando quello alla fine si era fermato, lui era rimasto immobile sul pavimento.
La mamma lo ha aiutato ad alzarsi e a stendersi sul divano, e poi niente per due o tre ore. Anzi, qualcosa hanno fatto Tony e Valentina. Hanno tamponato il sangue con uno strofinaccio, si sono procurati una pomata contro le contusioni e gliel’hanno spalmata sul volto tumefatto, sugli ematomi che subito erano spuntati dappertutto, sul suo corpo di bambino. Giuseppe stava morendo e il suo carnefice e sua madre lo hanno lasciato su quel divano, provando a curarlo con una pomata a base di arnica o qualcosa del genere. (Fulvio Bufi, Corriere.it – L'articolo completo a questo link https://www.corriere.it/cronache/19_gennaio_30/cardito-giuseppe-morente-divano-ore-davano-pomata-456c4326-24cb-11e9-a99c-48a2f60b960f.shtml?intcmp=googleamp)