Pubblicato il: 01/03/2025 alle 17:56
(Adnkronos) – Mattinata di tensione oggi, 1 marzo, in centro a Bologna, tra polizia e un corteo non autorizzato di manifestanti che si è radunato sotto l'Università dove era in corso la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico. Ci sono state alcune cariche della polizia per impedire l'irruzione dei manifestanti all'interno dell'ateneo, soprattutto – riferisce la Questura – nei confronti di alcuni collettivi universitari conosciuti con i nomi di Cambiare Rotta, Cua, Luna e Giovani Palestinesi, che si sono presentati mascherati parlando di un ‘Carnevale Precario'.
Diversi sono stati i tentativi di forzare il cordone dei poliziotti utilizzando ombrelli, bastoni e bombolette spray. Il tutto si è svolto secondo le indicazioni fornite ai manifestanti da quella che si è autoproclamata come Assemblea Precaria Universitaria, composta da dipendenti, ricercatori e studenti del polo universitario meneghino, schierati in protesta e poi accolti alla cerimonia con una delegazione di cinque persone. Intervenendo alla presenza dei vertici universitari, del rettore Molari e di Koen Lenaerts, presidente della Corte di Giustizia dell’Unione europea, premiato per l’occasione con il sigillo dell’Alma Mater.
Presente alla cerimonia anche la ministra Annamaria Bernini, tra i bersagli della protesta. “Non so perché questi professionisti della protesta stiano protestando. Noi abbiamo messo soldi in più per l'università, un fondo record, stiamo investendo nelle borse di studio e diamo loro una marea di studentati”. Queste le parole pronunciate da Anna Maria Bernini, ministro dell’Università, a commento del corteo organizzato da alcuni antagonisti universitari e tenutosi stamattina a Bologna in concomitanza della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università cittadina. Bernini, riferendosi alla manifestazione in maschera ‘Carnevale Precario' e sfociata in diversi scontri con la polizia, ha detto: “Ho visto che è Carnevale, si sono mascherati… L'importante è che non facciano male a nessuno. Io rispetto ogni forma di protesta in quanto legittima purché democratica e non violenta”.
Durante la cerimonia, cinque persone sono state accolte nell’aula magna dove si svolgeva l’evento come segnale di apertura da parte dell’ateneo. “Siamo i lavoratori e le lavoratrici precari, quella di stamattina (riferendosi agli scontri con la polizia) è la forma di accoglienza che la città e la ministra Bernini ci riservano” ha detto una portavoce davanti all'aula. “Noi siamo quelli e quelle che mandano avanti questo ateneo – ha proseguito – con un lavoro invisibile, poco pagato e incerto. Senza di noi non ci sarebbero corsi, tesi di laurea, esami. Siamo precari da sfruttare e senza contratti stabili. Da mesi ci stiamo organizzando e mobilitando in tutta Italia, vogliamo che l'università cambi nel profondo e l'unico modo per farlo è lottare insieme”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)