Pubblicato il: 12/02/2025 alle 16:00
(Adnkronos) –
Un ragazzo di 15 anni è stato arrestato oggi, 12 febbraio, per terrorismo a Bolzano. Secondo le indagini della Digos l'adolescente altoatesino militava in un gruppo satanista e neonazista suprematista ed era pronto a compiere un attacco. Il minorenne, scortato presso l’Istituto di custodia minorile di Treviso a disposizione della procura per i minorenni di Bolzano, è accusato di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo, fabbricazione e utilizzo di ordigni esplosivi, porto abusivo di armi, danneggiamento aggravato, detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. L’indagine ha avuto inizio a seguito di una attività informativa della Digos che ha portato a una perquisizione nell’abitazione dove il giovane arrestato vive con la famiglia. Nel corso della perquisizione sono stati sequestrati due computer e un smartphone e un’ascia, oltre a materiale che testimonia in modo inequivoco la sua militanza in un gruppo satanista e neonazista suprematista. Il minore si era unito a un gruppo di estrema destra ed era molto attivo su vari canali Telegram. In particolare, i membri del gruppo stavano pianificando un’azione terroristica nel corso della cosiddetta Settimana del Terrore. In termini concreti, i membri avevano il compito di selezionare una vittima tra persone vulnerabili, videoregistrare l’omicidio e pubblicare successivamente il video su un sito russo del dark web. Dall’esito delle indagini il minorenne altoatesino avrebbe contribuito attivamente alla realizzazione del piano, dimostrando la propria lealtà al gruppo mediante la riproduzione dei simboli della setta su muri e veicoli nei pressi di un impianto sportivo della provincia, luogo scelto per compiere l’omicidio. Dopo aver sperimentato almeno un ordigno esplosivo rudimentale mentre si stava video-riprendendo con il cellulare e aver acquisito conoscenze specifiche sugli esplosivi attraverso ricerche online e acquisti su Internet, si era dichiarato pronto a portare a termine l’attacco terroristico. Solo l’intervento della Digos e la conseguente perquisizione hanno impedito al minore di eseguire il suo piano. Poco prima dell'irruzione degli agenti antiterrorismo della Digos è riuscito a inviare un ultimo messaggio nella chat di gruppo, scrivendo: 'I have the fed on the door' ('Ho la Polizia alla porta'). Nei giorni scorsi le attività di questo gruppo eversivo e terroristico hanno subito un rallentamento perché in Inghilterra è stato arrestato uno dei principali membri dell’organizzazione mentre tentava di avvicinarsi a un accampamento di senzatetto con l’intento di annientarlo. Da una prima analisi dei dati salvati sullo smartphone del minorenne arrestato oggi sono emerse immagini e video di aggressioni, omicidi e sparatorie scolastiche, inclusi contenuti pedopornografici, oltre che filmati delle frange più radicali dell’Islam, quali video sullo Stato Islamico, attentati, decapitazioni, sparatorie nelle scuole e sostanze esplosive auto-prodotte. Le sue continue ricerche sul web sono state effettuate anche tramite motori di ricerca con intelligenza artificiale, in cui si indagava sullo stato emotivo e sulle sensazioni dei terroristi durante l'esecuzione di atti cruenti, nonché sulla possibile percezione del dolore da parte degli attentatori suicidi durante il martirio attraverso esplosivi. Sempre sul web ha dimostrato di possedere esperienza comprovata nel campo delle criptovalute ed era utente e possessore di un portafoglio di Bitcoin. Sono tuttora in corso indagini da parte della autorità giudiziaria e della Digos finalizzate a ricostruire la rete di contatti del giovane arrestato. “Si tratta di una situazione assai delicata e complessa, inquietante da qualunque punto di vista la si voglia analizzare – ha evidenziato il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano Paolo Sartori – sia per la giovanissima età dell’arrestato, sia per i contesti eversivi e terroristici internazionali nei quali si è fatto coinvolgere, sia, soprattutto, per i concreti progetti di attentati terroristici e atti omicidiari che costui e i suoi accoliti si erano proposti concretamente di attuare. "Rimangono ora da chiarire aspetti altrettanto importanti, quali l’estensione effettiva della rete di contatti e di complici del giovane. Ed è su questi aspetti che si concentrano ora le indagini della Digos e dell’autorità giudiziaria". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)