Pubblicato il: 10/04/2021 alle 21:49
Un voucher per trascorrere le proprie ferie in Italia: ecco il bonus vacanze. Il governo lo ha proposto lo scorso anno cercando di risollevare il turismo in ginocchio per la crisi pandemica, e ora lo rilancia. Il bonus vacanze si potrà utilizzare per tutto il 2021: tra i provvedimenti appena adottati con il decreto millepropoghe c’è infatti l’estensione temporale della sua validità.
Le regole, come spiega l’Agenzia delle Entrate, non sono cambiate: il bonus viene rilasciato in forma digitale (è un Qr Code) e può arrivare a:
– 500 euro per nuclei familiari composti da 4 persone, a
– 300 euro per una coppia,
– 150 euro per i single.
Spetta a chi ha un ISEE non superiore a 40mila euro, e può essere utilizzato per pagare servizi offerti da strutture ricettive come agriturismi, bed&breakfast e hotel.
In particolare, l’80% del bonus viene utilizzato come sconto per i servizi, il 20% invece viene detratto fiscalmente. Inoltre serve per una sola vacanza, in cui siano presenti tutti i membri familiari o solo alcuni, ovviamente sempre se le strutture aderiscono all’iniziativa. Per questo sono nati anche portali dedicati, come bonusvacanze.italyhotels.it creato in collaborazione con la Direzione Generale Turismo del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Per le prossime partenze, potranno usufruire del bonus vacanze tutti coloro che ne hanno fatto richiesta entro il 30 dicembre 2020: il milleproroghe, infatti, ha solo prolungato la validità del voucher, ma non i termini per la presentazione della domanda, che andava fatta entro il 31 dicembre dello scorso anno.
Bonus vacanze 2021: come spenderlo
Il bonus deve essere utilizzato in un’unica soluzione, presso una singola impresa turistica.
"Il bonus vacanze deve essere speso in un’unica soluzione, presso un’unica struttura turistica e, nel caso di corrispettivo dovuto inferiore al bonus, lo sconto e la detrazione sono commisurati al corrispettivo e il residuo non è più utilizzabile."
Le relative spese devono essere documentate mediante una di questa opzioni: fattura, documento commerciale, scontrino/ricevuta fiscale. Nella documentazione deve essere indicato il codice fiscale del soggetto che intende beneficiare dell’agevolazione.
Il fornitore recupererà lo sconto praticato come credito d’imposta, che potrà usare in compensazione senza alcun limiti di importo. Basterà indicarlo nel modello F24. La soluzione alternativa è quella di cedere a terzi il credito d’imposta, inclusi gli intermediari finanziari e gli istituti di credito.
Come si richiede il sostegno economico
La richiesta del bonus può avvenire solo in forma digitale, come la sua erogazione. Può avvenite tramite l’applicazione per dispositivi mobili, ovvero l’app IO. Questa applicazione è rilasciata gratuitamente da PagoPA Spa.
Al primo accesso all’app IO bisogna autenticarsi con SPID o CIE versione 3.0. L’applicazione chiede all’utente un PIN (codice di sblocco) unita alla possibilità di uso di una delle funzionalità di riconoscimento biometrico, ovvero l’impronta digitale o il riconoscimento del volto. Dopo la prima registrazione, l’utente per accedere all’app IO può digitare direttamente il codice si sblocco da lui scelto o utilizzare il riconoscimento biometrico.
La persona che ne fa richiesta (il singolo o un componente familiare) deve essere in possesso dell’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE 3.0 (Carta d’Identità Elettronica).
Durante la compilazione della domanda verrà, infatti, chiesto di inserire le credenziali SPID o CIE 3.0 (Carta d’Identità Elettronica) e, in un secondo momento, di allegare l’ISEE.