Pubblicato il: 16/03/2016 alle 08:12
Rubrica a cura della ginecologa Daniela Anzelmo e dell’ostetrica Cettina Andaloro
Il pancione aumenta e di conseguenza sposta gli organi verso l’alto: ciò compromette la funzionalità del cardias cioè della valvola che separa stomaco da esofago per cui si può verificare un ritorno di succhi gastrici nell’esofago, con conseguente bruciore e irritazione: è questo il reflusso gastroesofageo con conseguente bruciore allo stomaco.
A favorire il presentarsi del reflusso e del bruciore allo stomaco è anche il progesterone che ha la funzione principale di rilassare la muscolatura, per cui contribuisce a ridurre la motilità gastrica. E' possibile quindi avvertire anche altri problemi digestivi, come stipsi ed emorroidi. Il transito degli alimenti nell’apparato digerente è rallentato perché la natura ha stabilito che la mamma debba assorbire tutti i nutrienti che ingerisce per riservarli al piccolo.
Il sistema cardiocircolatorio sta subendo grandi cambiamenti e si possono avere dei cali di pressione, dovuti anche al peso dell’utero che potrebbe gravare sulla vena cava inferiore, un grosso vaso sanguigno che porta il sangue dalla parte inferiore del corpo al cuore. Per evitare questo disturbo, è consigliabile stare coricati sul fianco sinistro o cambiare spesso posizione e soprattutto non alzarsi all’improvviso, perchè ciò potrebbe determinare un capogiro.
L'aumento del volume di sangue può determinare gonfiore alle mani, e pressione sui nervi e sui tendini. In tali casi può essere utile tenere sollevata la mano dolente per qualche minuto, la mattina quando ci si alza, per alleviare il disagio, cercare di tenere le mani su un cuscino quando si è in momenti di riposo (ad esempio davanti alla tv), ma se le mani diventano francamente dolorose si può ricorrere alla fisioterapia.
L'aumento di volume del sangue può inoltre provocare la comparsa di disturbi della circolazione: vene varicose, emorroidi e cellulite.
Le secrezioni di tutto il corpo aumentano a causa dell’aumento del volume sanguigno, quindi è possibile sudare in abbondanza, produrre una quantità enorme di saliva, avere una sensazione di congestione nasale o un aumento delle perdite vaginali. Tutto si risolverà dopo la nascita del bambino.
In questo periodo inoltre è possibile soffrire di un disturbo molto comune, l’infiammazione del nervo sciatico, che da sotto l’utero percorre tutta la lunghezza della gamba e che spesso in gravidanza si infiamma a causa della pressione che esercita il peso del bambino. Si può alleviare questo fastidio non rimanendo in una determinata posizione troppo a lungo o mettendo dei cuscini sotto le gambe durante la notte.
Se non ci hai ancora pensato comincia a scegliere dove frequentare il corso di preparazione al parto: gli incontri di accompagnamento alla nascita offrono informazioni e ascolto sui bisogni della donna e della coppia durante la gravidanza e favoriscono la condivisione dell’esperienza con altre coppie di genitori, consentendo di ridurre le ansie e le incertezze. I temi trattati sono vari: stili di vita sani in gravidanza, scelte per il parto, allattamento al seno, legame mamma- bambino e cure al neonato. L’obiettivo degli incontri è quello di aiutare la donna e la coppia a:
•comprendere le proprie emozioni e i cambiamenti fisici durante la gravidanza
•confrontarsi su aspettative e paure rispetto al travaglio, al parto e al successivo prendersi cura del bambino
•conoscere le modalità del travaglio, del parto e dell’allattamento al seno
•imparare le tecniche per affrontare il dolore in travaglio
•approfondire i dubbi della donna e/o della coppia.
I corsi di accompagnamento alla nascita sono anche il momento in cui ci si può dedicare al corpo e alla sua preparazione fisica per il parto, sperimentando in gruppo movimenti, posizioni e modi di respirare che potranno servire al momento del travaglio e del parto.
Per approfondire: Sono incinta! Il diario della gravidanza e i suggerimenti delle esperte