Pubblicato il: 08/10/2018 alle 10:21
Il segretario provinciale della Fp Cgil, Rosanna Moncada, ha chiesto al prefetto l'apertura di un tavolo per affrontare le problematiche riguardanti i lavoratori dipendenti presso la struttura sociosanitaria CTA situata a Butera e gestita dalla New Life Srl. La struttura accoglie i disabili psichici in fase post acuta in regime residenziale, alcuni dei quali sottoposti a provvedimenti da parte l'autorità giudiziaria e peraltro risulta anche presidio della rete del Servizio Sanitario Regionale in quanto essendo accreditata presso l'assessorato regionale della Salute e convenzionata con l'ASP di Caltanissetta svolge un importante servizio di pubblica utilità per le cure medico/riabilitative che fornisce. Ben 25 operatori specializzati nel settore prestano la propria opera a sostegno della struttura e a beneficio di un’utenza la cui tipologia sopra descritta abbisogna di specifica professionalità. La sede in cui la CTA svolge la propria attività si trova in un locale concesso in uso oneroso dal Comune di Butera che sarebbe stato messo tra i beni da alienare e pertanto per la Comunità si prospetterebbe la chiusura dell'intera attività e anche l'impossibilità a trasferirsi in un’altra sede considerate le effettive difficoltà a trovare un luogo che corrisponda a quanto normativamente previsto per strutture di siffatta tipologia di accoglienza nonché per le lungaggini burocratiche da affrontare ma necessarie per ottenere le relative autorizzazioni I 25 lavoratori dipendenti perderebbero il proprio posto di lavoro ,si perderà altresì un importante indotto sociosanitario considerato che andrebbe a mancare, perché interrotto, il prezioso servizio di pubblica utilità fornito dalla struttura e perlopiù anche la microeconomia del territorio del Comune di Butera coinvolta dalla funzionalità della C.T.A verrebbe fortemente danneggiata. Pertanto, la predetta richiesta riveste carattere d'urgenza considerato che solo un chiaro e trasparente confronto con tutte le parti coinvolte consentirà di fornire risposte adeguate ai 25 lavoratori dipendenti e consentirebbe di comprendere le ragioni alla base del provvedimento adottato dal Comune di Butera che a nostro avviso non ha assolutamente considerato e previsto la gravissima ripercussione che il medesimo avrebbe sull'intero territorio non solo in termini occupazionali per la perdita di posti di lavoro ma anche e soprattutto in termini del disastroso impatto sociale ed economico che si determinerebbe. In un periodo in cui una struttura del genere ha costituito e costituisce una vera risorsa sia per i servizi prestati che per l'occupazione mantenuta e lo sviluppo economico garantito riteniamo assolutamente inspiegabile la decisione adottata dal Comune di Butera e pertanto confidiamo che un chiaro e trasparente confronto con tutte le parti coinvolte consentirà di chiarire la questione e risolverla a favore dei 25 lavoratori e a vantaggio dell'intera collettività.