Pubblicato il: 31/08/2013 alle 14:23
Domani, domenica 1 settembre, in tutta la Sicilia avrà ufficialmente inizio la stagione venatoria che, fino al prossimo 30 gennaio 2014, vedrà presenti sul territorio provinciale nisseno non meno di 2.700 cacciatori. E proprio alla vigila di questo appuntamento il Presidente provinciale del Wwf, Ennio Bonfanti, ha scritto al Questore di Caltanissetta, Filippo Nicastro, per chiedere “tolleranza zero” nei confronti dei cacciatori che commettono abusi.
Nella lettera al Questore, il Wwf ricorda che “l’attività venatoria – benché strettamente regolata a livello europeo, statale e regionale da un corpo normativo assai complesso e dettagliato – spesso è occasione e motivo di illeciti atti di apprensione della fauna , bracconaggio, danneggiamento della biodiversità locale, anche per il diffuso e radicato disprezzo per le norme. Ma sempre più spesso, purtroppo, è fonte di inconvenienti legati agli spari in prossimità di strade o altre aree pubbliche, villette, pertinenze di edifici rurali, anche in considerazione dell’ormai progressiva urbanizzazione delle aree agricole”.
Ed infatti ogni anno, con l’inizio della stagione di caccia, al WWF nisseno giungono continuamente segnalazioni e denunce da parte di numerosi cittadini che lamentano spari pericolosi a pochi metri dalle proprie abitazioni, addirittura anche nelle immediate periferie dei centri urbani! Anche nella nostra provincia, inoltre, in ogni stagione di caccia si sono registrati infortuni con feriti più o meno gravi e persino, negli anni passati, incidenti mortali.
“In tutti i casi – bracconaggio ed altri illeciti venatori, fucilate nelle vicinanze di luoghi abitati, ferimenti e incidenti – si tratta di condotte che costituiscono abuso delle licenze in materia di armi”, aggiunge Ennio Bonfanti che ricorda come il Ministero dell’Interno – confortato da consolidata giurisprudenza – “ha ripetutamente invitato le Autorità locali di Pubblica sicurezza a provvedere, col massimo rigore, alla revoca o sospensione della licenza di porto d’armi. Nel 2010, per esempio, gli organi di stampa riservarono ampia eco alla decisione del Questore di Trento che, a seguito di un incidente di caccia, ordinò la sospensione cautelare della licenza del cacciatore responsabile del fatto”.
Per queste ragioni il Wwf ha proposto al Questore Nicastro di “avviare un attento monitoraggio a livello provinciale, attraverso gli uffici amministrativi centrali ed i Commissariati locali, di tutti quei fatti ed occasioni in cui l’esercizio della caccia dovesse essere praticato in maniera illecita ovvero con rischi per la pubblica e privata incolumità, al fine di raccogliere elementi utili per il vaglio della revoca o sospensione cautelare della licenza di porto d’arma in capo ai soggetti interessati”. Ciò sia per ragioni di ordine e sicurezza pubblica, sia per contrastare in maniera efficace ed esemplare la troppo diffusa illegalità venatoria, grave fenomeno particolarmente radicato nel Nisseno.
“Chiediamo alle Autorità di polizia – precisa Bonfanti – di sanzionare con rigore e durezza, attraverso il ritiro della licenza, quei cacciatori che vengano sorpresi a sparare senza rispettare le distanze di sicurezza da case e strade, oppure oltre l’orario del tramonto (quanto la visibilità è ridotta) e, in generale, quando non rispettino le regole imposte dalla legge sulla caccia n. 157/92. Riteniamo che chi commette simili illeciti non può dare garanzia di prudenza ed affidabilità nell’uso di armi da sparo in campagna e altri luoghi pubblici”. Il WWF, infine, ha preannunciato al Questore la massima collaborazione delle proprie Guardie giurate venatorie e zoofile, attraverso la segnalazione di tutte quelle condotte illegali accertate dagli agenti dell’Associazione nel corso dei servizi di vigilanza venatoria e faunistica.