Pubblicato il: 26/09/2020 alle 17:42
Con un’articolata e importante ordinanza del 26 settembre, la Seconda Sezione del TAR Sicilia-Palermo ha accolto il ricorso contro il Calendario Venatorio 2020-2021 presentato dal WWF, unitamente alle altre Associazioni ambientaliste Legambiente e LIPU.
Da oggi e per l’intera stagione venatoria, quindi, viene sospesa completamente la caccia al Coniglio su tutto il territorio della provincia di Caltanissetta, così come nel resto dell’Isola. Il TAR, infatti, ha accolto la censura relativa alla mancata effettuazione di censimenti preventivi delle popolazioni selvatiche di Coniglio, che ormai è estremamente rarefatto in gran parte del territorio: in assenza di tali censimenti – si legge nel ricorso – la Regione non poteva autorizzare la caccia mettendo a rischio la sopravvivenza della specie. Ne consegue, inoltre, che da oggi è anche vietato portare ed utilizzare il furetto, barbara e crudele pratica venatoria che prevede l’immissione di tale mustelide nelle tane; il furetto aggredisce il coniglio e lo costringe ad uscire allo scoperto, divenendo facile bersaglio dei fucili…
Tra le altre misure derivanti dalla decisione dei Giudici amministrativi, si ricordano la sospensione della caccia alla Volpe, l’esclusione delle specie Pavoncella e Moriglione dall’elenco di quelle cacciabili (in quanto in declino a livello Europeo) ed il divieto di caccia a gennaio alla Beccaccia.
Ennio Bonfanti, presidente del WWF Sicilia Centrale, commenta così la decisione del TAR: “Dopo gli incendi devastanti, finalmente un po’ di respiro per la fauna superstite grazie alla magistratura che ha sospeso in parte il Calendario venatorio emanato dall’Assessore regionale all’Agricoltura, on. Edy Bandiera. Tale Calendario, scritto con il “copiaeincolla” in base ai desiderata delle doppiette più estremiste, è inaccettabile: l’on. Bandiera, in qualità di Assessore, avrebbe dovuto mantenere un atteggiamento super partes, equilibrato, rispettoso dei pareri scientifici statali ed avrebbe dovuto garantire il primario interesse pubblico della tutela della fauna invece di ricercare il consenso della lobby dei cacciatori. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: la fauna è considerata dalla legge un patrimonio indisponibile dello Stato e non è un trastullo per i cacciatori. Grazie al TAR, adesso, l’attività venatoria verrà svolta con maggiore rispetto della legalità”. Adesso l’impegno del WWF nisseno e delle sue Guardie venatorie volontarie sarà dedicato a far rispettare la decisione del TAR ed impedire attività di bracconaggio: “per garantire che nei prossimi giorni non vi siano “furbetti” che continuino a cacciare di frodo il coniglio, il WWF invierà via pec una nota urgente a tutte le Prefetture, Questure e Forze di Polizia dell’Isola, affinché vengano intensificati i controlli sul territorio. Chiunque fosse a conoscenza di casi di uccisione, cattura o detenzione di specie protette o, comunque, volesse segnalare altri casi di bracconaggio e di reati in danno all’ambiente ed agli animali, potrà contattare il servizio di Vigilanza del WWF tramite la pagina social all’indirizzo “facebook.com/wwf.caltanissetta” oppure via e-mail guardiewwf.caltanissetta @gmail.com” conclude Bonfanti.