Pubblicato il: 04/06/2014 alle 11:26
I lavoratori dei call center scendono in piazza per il “No delocalizzazione day”, sciopero unitario della categoria. Il corteo partito da piazza della Repubblica, attraverso le vie del centro porterà i lavoratori in mobilitazione a piazza Santi Apostoli.
I lavoratori chiedono dignità per un settore che vede occupati 80 mila addetti, tra cui tantissimi giovani, donne, soprattutto del Mezzogiorno. I lavoratori del call center chiedono garanzie per il proprio futuro minacciato dal fenomeno delle delocalizzazioni e che le tutele previste per il comparto in Europa vengano rispettate anche in Italia. La Slc Cgil parla di migliaia di persone arrivate a Roma per protestare, con oltre 50 pullman partiti da tutta Italia.
Da Catania sono partiti 600 lavoratori (la provincia etnea conta 9.000 addetti) e chi non si è potuto recare a Roma si è adto appuntametno stamattina davanti ai cancelli di Almaviva, nella zona industriale di Misterbianco per un sit-in al quale presenzieranno anche i figli degli stessi operatori dei call center
Gli occupati a tempo indeterminato nei call center sono in Sicilia circa 15.000 e ad essi se ne aggiungono migliaia con tipologie contrattuali atipiche. All'Almaviva, uno dei più grossi, da oltre un anno si applicano i contratti di solidarietà, con una riduzione oraria del 35%. I sindacati chiedono di intervenire subito con una nuova legislazione su appalti e delocalizzazioni, pena il collasso del settore. Cgil e Slc Sicilia hanno anche chiesto un incontro all'assessore regionale alle attività produttive, per affrontare il problema.