Pubblicato il: 19/09/2014 alle 08:40
Classe “pollaio” al Liceo “Manzoni-Juvara” di Caltanissetta. Ben 42 alunni in una classe, quattro dei quali disabili, provenienti da due seconde classi dell'indirizzo Scienze umane che andranno a formare una terza. La denuncia arriva dal dirigente scolastico dell'istituto Giuseppina Mannino Pirrello che in una nota denuncia le criticità a cui andranno incontro i ragazzi.
“La buona scuola. Si chiama così la riforma che Renzi e la ministra Giannini, elegante, dotta signora, hanno di recente sbandierato in televisione. La buona scuola è quella che hanno frequentato loro e quella dei loro figli, in classi costituite tutte da italiani, senza disabili, con un numero massimo di 25 alunni, con insegnanti preparati e stabili per tutto il percorso scolastico. Se io vi raccontassi che esiste una scuola, ove per legge, per le direttive fissate dal nostro ministero, si formerà una classe con soli 42 alunni, di cui 4 disabili, e che questi alunni saranno costretti per legge a fare lezione in aula magna, perché nessuna classe mai potrà contenere tutte queste persone per ragioni di sicurezza?”
“Ecco la scuola in questione c’è, esiste, si trova in Italia, ed è un liceo delle Scienze Umane. Dove? Nella “buttanissima” Sicilia, nella povera provincia di Caltanissetta. Il dirigente scolastico della scuola in questione ha fatto tutto ciò che era in suo potere per chiedere lo sdoppiamento della classe che,ad oggi, le è stato rifiutato dagli organi competenti, i quali hanno, giustamente da parte loro, sbandierato il famigerato budget a disposizione, che per questioni di legge, non può e non deve sforare. Certo signori miei, perché non ci vuole un genio per capire che una classe in meno significa personale docente in meno. Ma i figlioli del democraticissimo Renzi dove vanno a scuola? E quelli della dottissima e pacatissima Giannini hanno frequentato una classe con altri 41 compagnetti? Non so perché, sarà il famoso sesto senso femminile, sarà che ho un fiuto particolare, ma credo di sapere la risposta. Certo è uno scandalo che ci siano precari della scuola da 40 anni, ovvio”.
Durissimi i toni della dirigente scolastica, che si pone molti interrogativi. “Ma cosa è se non uno scandalo che in Italia, nel 2014 ci sia una legge che obblighi un dirigente scolastico a ficcare dentro una stanza 42 persone e pretendere che un insegnante riesca a svolgere il proprio dovere in queste condizioni! Ma questi Signorotti di turno lo sanno cosa succede nel Paese che loro credono di governare ma che invece, in ogni angolo, va a rotoli? Ma i Signorotti sono talmente buoni e democratici da avere aperto una consultazione on line per la riforma sulla scuola. Ma Loro, i Signorotti, lo sanno che ci sono presidi, dirigenti scolastici, che ogni santo giorno si scontrano con queste leggi che loro, i Signorotti, hanno fatto per potere garantire il diritto allo studio ai ragazzi di questa povera Italia? E’ il lavoro sul territorio dei dirigenti scolastici, loro sì rappresentanti e difensori dell’istituzione scuola, che garantisce ancora un briciolo di dignità a questo Paese. Signori miei, Renzi, Giannini e tutti i perbenisti e benpensanti, provateci voi a entrare in una classe con 42 ragazzi di 16 anni di cui si deve riuscire a captare l’attenzione per poi fare una lezione, signori miei provateci voi a 16 anni a stare in classe con 42 persone , signori miei provateci voi a mandare i vostri figli in queste condizioni vergognose a scuola….la buona scuola? C’è solo da gridare vergogna”.