Si sono sciolte come neve al sole le accuse per tre medici dell'Emodinamica dell'ospedale “Sant'Elia”: archiviata infatti l'indagine per la morte della nissena Teresa Geraci, morta a 46 anni nel dicembre 2015 per complicazioni cardiache all'ospedale Sant'Elia. I magistrati della Procura nissena non hanno trovato, nel comportamento dei medici dell'ospedale nisseno, alcuna negligenza e nemmeno riscontrato errori e quindi la Pm Sofia Scappellato ha chiesto al gip di archiviare l'inchiesta per Francesco Amico, 53 anni, nativo di Catanzaro, Francesco Scardaci, 38 anni catanese e Federico Vancheri, 67 anni, palermitano, inizialmente accusati di omicidio colposo. La donna morì mentre era in corso l'esame coronografico. Non fu errore o una leggerezza dei medici a causare la complicazione ha concluso la pm Scappellato – titolare dell'inchiesta – ma una complicazione che può insorgere e non prevedibile in ogni caso dai medici dell'Emodinamica che avevano seguito la procedura corretta, visto che in quel caso la coronarografia era assolutamente necessaria. Alla richiesta di archiviazione si erano associati anche i legali dei tre medici, gli avvocati Giacomo Butera, Walter Tesauro e Giacomo Vitello. Furono attimi di tensione quelli vissuti in ospedale quelli vissuti in ospedale dopo la morte della donna; alcuni dei parenti, infatti, diedero in escandescenze una volta appresa la tragica notizia e iniziarono anche a sfasciare le porte dell'ambulatorio dove era stato portata la donna e fu necessario l'intervento della polizia per riportare la calma. I parenti della sfortunata paziente avevano poi, assistiti dall'avvocato Giuseppe Dacquì, presentato denuncia.(Vincenzo Pane, La Sicilia)
Caltanissetta, 46enne morta al Sant’Elia: indagini archiviate per tre medici
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