Si è difeso davanti al gip Valentina Balbo, B.P., 60 anni, nisseno titolare di una ditta di traslochi accusato di stalking e maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna, una donna di San Cataldo. L’uomo è stato condotto in carcere dai carabinieri a seguito dell’aggravamento della misura cautelare poiché, mentre si trovava ai domiciliari, avrebbe comunicato con l’esterno e inviato dei messaggi tramite social alla sua ex, ossia la donna che lo aveva denunciato. Il sessantenne, assistito dall’avvocato Sergio Iacona, ha risposto in merito alle accuse contestate. “E’ vero ho fatto una chiamata sul suo cellulare – ha detto al gip – ma è partita mentre cercavo di cancellare il suo numero. I tabulati dimostrano che è durata solo 30 secondi e non c’è stata alcuna conversazione, perché appena me ne sono accorto ho subito riattaccato”.
Al sessantenne viene contestata anche una frase postata su tik tok il 30 luglio: “Ti amo, ho sbagliato per te rifarei il carcere”. Su questo punto ha ammesso di aver scritto il post perché sinceramente innamorato della donna. Dopo una iniziale detenzione in carcere l’uomo era stato posto ai domiciliari e negli ultimi due mesi, grazie al suo avvocato, aveva anche ottenuto di potersi recare a lavoro durante il giorno. All’imprenditore viene contestato di avere incontrato due dipendenti ma, in merito all’episodio, ha ammesso di aver commesso una “leggerezza” affermando di avere ricevuto queste due persone davanti il portone di casa.
“L’ho fatto – ha detto – perché ho bisogno di lavorare”. Sul punto l’avvocato Sergio Iacona ha fatto rilevare che, poiché l’uomo era stato autorizzato a svolgere attività lavorativa fuori casa, non poteva sussistere la violazione del divieto di comunicare con l’esterno. Cosa diversa se si fosse messo in contatto con la persona che lo aveva denunciato. Il legale, anche in ragione dei problemi di salute del suo assistito, ha chiesto al gip di rivalutare la misura cautelare chiedendo la scarcerazione e il ritorno ai domiciliari. Il gip si è riservato.