Pubblicato il: 24/02/2022 alle 12:06
Lascia il carcere per gli arresti domiciliari, ma dovrà indossare il braccialetto elettronico il nisseno Leonardo Vigneri, 38 anni, che nel corso dell’interrogatorio ha confessato alla gip Graziella Luparello di avere cercato di rapinare tre persone nella giornata di domenica scorsa e anche di averne rapinata una quarta nella serata di sabato. Il modus operandi sempre lo stesso: quello di minacciare le vittime con siringhe sporche di sangue probabilmente infetto. Quando è comparso davanti alla gip, Vigneri (accusato al momento solo di tentata rapina) nell’ammettere i fatti, si è detto pentito delle sue azioni e di avere agito perché spinto dall’astinenza da stupefacenti, essendo un assuntore, ma ha aggiunto di non avere intenzione di volere fare del male a nessuno.
Vigneri ha precisato di avere anche restituito 50 euro all’uomo rapinato sabato sera dopo che la vittima aveva prelevato 100 euro ad uno sportello bancomat in via Canonico Pulci. A chiedere la sostituzione della misura era stato il suo legale, l’avvocato Giuseppe Dacquì. Dopo la rapina di sabato, che non gli era stata contestata, Vigneri si era dato da fare domenica. Il primo episodio si era verificato in via Guastaferro, nei pressi della fermata degli autobus. Due giovani, secondo la ricostruzione della Polizia – basata sulla testimonianza delle persone offese – erano stati avvicinati poco prima da un uomo incappucciato e con la mascherina. Questi si era avvicinato alla loro auto chiedendo dei soldi e minacciandoli con una siringa intrisa di sangue.
I due giovani a bordo dell’auto hanno però reagito prontamente, avviando la vettura e allontanandosi; subito è partita la chiamata alle forze dell’ordine e i poliziotti, arrivati sul posto, hanno raccolto la testimonianza delle persone offese. Raccolta la descrizione del rapinatore gli investigatori hanno subito avviato le ricerche.
Dopo pochi minuti dal primo episodio ne era stato segnalato un secondo. Stavolta da parte di un uomo che stava prelevando del contante dal bancomat dell’ufficio postale di piazza Roma; questi ha raccontato di essere stato minacciato – secondo le risultanze investigative dalla stessa persona – che ha agito con il medesimo modus operandi. Anche in questo caso la vittima, che aveva inserito la carta nel bancomat ma non aveva ancora inserito il pin, si è allontanato velocemente riuscendo a non farsi rapinare.
I poliziotti, arrivati sul posto, sono riusciti a individuare e a bloccare il rapinatore – che corrispondeva alla descrizione delle vittime – che stava cercando di allontanarsi a passo veloce. Il trentottenne era stato perquisito e gli era stata sequestrata una siringa e alcuni aghi intrisi di sangue. (Vincenzo Pane, La Sicilia)