Pubblicato il: 13/03/2014 alle 09:38
Quattro mesi di reclusione per aver effettuato acquisti su internet con il computer dell'amico che gli era stato dato in prestito per ripararlo. E' la condanna inflitta ad un quarantenne di delia, Calogero G., che il giudice monocratico di Caltanissetta Antonella Leone ha riconosciuto colpevole di sostituzione di persona, assolvendolo invece per tentata truffa aggravata per mancanza di querela. L'imputato s'era offerto per aggiustare il pc portatile di un ragazzo disabile ma in realtà gli è servito come strumento per raggirare un'azienda che commercializza software. Il fatto risale al 9 dicembre 2008, quando Calogero G. utilizzò il pc portatile per contattare aziende e acquistare il software a nome del vero proprietario del computer. Ma quando la ditta non ha ricevuto il becco di un quattrino, ha denunciato l'episodio alla Polizia Postale che è risalita al computer da cui era stato effettuato l'acquisto. Dal dibattimento è emerso che il ragazzo disabile era all'oscuro di tutto e che era stato ingannato da Calogero G., condannato soltanto per sostituzione di persona e non per tentata truffa in quanto la società non aveva sporto querela nei confronti dell'imputato.