Pubblicato il: 28/06/2013 alle 14:44
Completamente ubriaco, in preda ad un raptus, ha sfasciato un pub, inveito contro i clienti e i gestori del locale, e poi ha aggredito i carabinieri che cercavano di calmarlo. La notte brava di un afgano è finita in carcere. La baraonda è esplosa intorno alle 2 della scorsa notte, in via Colasberna, nel centro storico di Caltanissetta. Qualcuno ha chiamato il 112 segnalando che un uomo stava aggredendo passanti e distruggendo gli arredi di un bar. Quando sul posto sono arrivati i carabinieri del Nucleo Operativo Radiomnobile, s'è presentato ai loro occhi Alizada Abdul Chafot, afgano di 26 anni, completamente coperto di sangue che fuoriusciva dalla testa e dalle braccia. L'immigrato si era procurato quei tagli distruggendo una vetrata ma anche tavolini e sedie del pub. Ma l'afgano ha continuato a sfogare la sua sfuria pure contro i carabinieri, scagliandosi addosso e prendendoli a calci e pugni. Durante la colluttazione, i carabinieri sono riusciti ad immobilizzare Alizada Abdul Chafot che è stato soccorso e medicato dal personale del 118 che prima lo hanno sedato e poi trasferito l'aggressore al Pronto soccorso dell'ospedale Sant'Elia. Dopo le cure, l'immigrato è stato dimesso e su disposizione della Procura, recluso al carcere Malaspina. I due militari, durante la concitata colluttazione, sono rimasti contusi ad una spalla e ad un braccio.