Pubblicato il: 20/07/2018 alle 14:13
Si è svolto al Centro Ippocrate, poliambulatorio di viale Sicilia, l'evento dal titolo "La voce dell'immagine. Salute, arte, sociale, territorio". I relatori della prima giornata, il medico verterinario Calogero Piscopo, il chirurgo Giovanni Di Lorenzo, e l'otorinolaringoiatra Antonella Ballacchino, direttore sanitario del centro, hanno parlato di salute attraverso le immagini coinvolgendo il numeroso pubblico presente nella sala convegni. Ad organizzare l'evento l'associazione "Creative Spaces". "Si tratta di un format giapponese, Pechakucha – dice Eros Di Prima, presidente dell'associazione – di cui noi siamo ambasciatori per la provincia di Caltanissetta. Il format ha una regola ben precisa che è la presentazione in power point 20×20, vale a dire venti slide per venti secondi. Questo perché i fondatori in Giappone del Pechakuha volevano evitare le interminabili relazioni dei vari convegni per poter realizzare invece un evento dove ogni relatore avesse soltanto un tempo scandito di 6.5 minuti per poter presentare nel migliore dei modi il proprio progetto. Come associazione culturale cercheremo non solo di fare questi format ma anche altri eventi e presto presenteremo un progetto che riguarda la rigenerazione del tessuto urbano del centro storico". Particolare successo ha riscosso la relazione del medico veterinario Calogero Piscopo al convegno con la sua Fei, pastore tedesco che ha già partecipato a moltissime attività anche nelle scuole, che ha parlato di Pet Therapy. "La Pet Theray è una terapia importantissima, anche perché – ha spiegato Piscopo – il ministero ha emanato una nuova linea guida indicando queste attvità come interventi assistiti dagli animali, cambiando anche i destinatari di questi interventi. Se fino a poco tempo fa i destinatari erano per lo più i disabili o persone colpite da disturbi psicomotori oggi la platea dei destinatari si allarga fino a raggiungere una scala molto più vasta, dai ragazzi delle scuole normodotati, ragazzi con disturbi legati alla socievolezza. Nel caso di oggi gli interventi assistiti dagli animali sono stati posti da me da un'altra prospettiva, cioè dal punto di vista del cane. E quindi ho mostrato ai presenti come anche un cane viva un'esperienza sulla propria pelle, legata a questi interventi. L'animale va preparato per affrontare un contesto sempre diverso, impegnativo, affollato e comunque disagevole. E quindi è giusto che l'animale, in questo caso il cane, vada preparato preliminarmente per poter affrontare un contesto del genere altrimenti verrebbe a mancare il cocetto di comunicazione tra l'animale e gli assistiti". La dottoressa Antonella Ballacchino si è soffermata sui cinque sensi e … il sesto. "Questa sera sono partita da un concetto – ha spiegato Antonella Ballacchino – puramente anatomico legato alla mia professione, abbastanza contorta, che molto spesso non si considera come realmente è, ovvero quella che è la specialità dei cinque sensi proprio perché affronta le patologie del distretto testa-collo. E da questo concetto puramente anatomico e quindi apparentemente schematico ho voluto fare un viaggio concettuale da quella che è la tavola anatomica di Leonardo Da Vinci, o altri geni dell'arte antica e moderna, fino a una sublimazione dell'arte che esprime questa mia specialità penso straordinaria proprio perché una specialità degli anfratti, e legata molto alla luce, all'introspezione sistemica e anatomica, fino a quella che è la ricerca del sesto senso che per me è quel connubio tra il voler guarire e il volersi prendere cura del paziente. Quest'ultimo va visto come uomo e non come pezzo anatomico ma come persona che dietro di se ha un'esperienza, fino alla simbiosi, l'energia pura che si crea tra medico e paziente". Lungo applauso per l'intervento del chirurgo Giovanni Di Lorenzo che ha parlato di prevenzione attraverso le immagini e l'arte. "Oggi abbiamo raggiunto un equilibrio, perché dopo più di 5 anni che siamo sul territorio, trovando questo nuovo modo di parlare alle persone di prevenzione, attraverso l'uso dell'arte e della fotografia, ricordo abbiamo iniziato con la Lilt e il presidente Aldo Amico, con la presentazione insieme all'ordine dei medici del libro "Abbruscia a me terra", con Progetto di Vita per quanto riguarda i bimbi autistici e con Samot, abbiamo capito che l'unico modo per poter arrivare ai giovani, e parlar loro di prevenzione, non solo oncologica ma anche dell'indifferenza, è quella dell'arte, di parlare della bellezza della nostra terra. E allora la Sicilia oggi nell'accezione più completa di bellezza ci può portare in mano quale vettore per poter parlare di prevenzione sanitaria, oncologica e anche di modo di affrontare la vita perché spesso viviamo un'indifferenza che è assordante.