Pubblicato il: 29/07/2024 alle 19:38
E' cominciato con un'ora di ritardo il consiglio comunale monotematico, straordinario e urgente, dedicato alla crisi idrica. Dopodiché il mancato funzionamento dei microfoni dei consiglieri comunali costringe a un nuovo stop per reperire il tecnico. In apertura il consigliere comunale di Futura e Democratica Armando Turturici ha ricordato Rocco Chinnici, a 41 anni dalla sua uccisione. Poi il consiglio è entrato nel vivo.
“L'assenza di pioggia – ha detto Turturici – è un evento atmosferico che noi non possiamo contrastare, ma il vero problema è gestionale e politico. Il problema dell'acqua non è stato affrontato con la giusta serietà e attenzione. I bacini idrici sono stati spesso trascurati e questo ha determinato problemi imporanti. Ed è così che si arriva a questa situazione di emergenza. Altro problema è il costo dell'acqua, assolutamente esagerato per il servizio che viene dato al cittadino. Chiediamo che ci sia una progettualità per non ridurci più a situazioni emergenziali. Dobbiamo esigere con forza che i lavori per le infrastrutture siano realizzati immediatamente. Altra cosa fondamentale sono gli indennizzi per aziende commerciali o agricole che hanno subito perdite rilevanti. O ancora investire in tecnologie moderne per non incorrere più nei soliti guasti”.
Intanto il presidente del consiglio comunale Gianluca Bruzzaniti, ha fatto sapere che i deputati regionali Michele Mancuso, Giuseppe Catania e Nuccio Di Paola erano stati invitati ma non hanno potuto partecipare perché impegnati all'Ars. Assente anche il dirigente regionale della protezione civile regionale Salvatore Cocina. Presente invece, in collegamento on line, il senatore Pietro Lorefice del Movimento 5 Stelle. A questo punto alcune persone del pubblico hanno preferito lascaire l'aula, indignate dall'assenza di deputati nazionali e regionali.
La consigliera comunale Annalisa Petitto ha fatto presente che era stato chiesto anche di invitare rappresentanti del governo regionale e nazionale ma nessuno si è presentato. Il consigliere comunale di Futura e Democratica, Carlo Vagginelli, ha fatto sapere che l'onorevole Giuseppe Provenzano, del Partito Democratico, non ha ricevuto alcun invito. Mail di invito che secondo quanto riferito dal presidente del consiglio sarebbe stata inviata. Assenti anche i dirigenti di Siciliacque e Caltaqua che non avrebbero fatto pervenire alcuna comunicazione. “Una città abbandonata a sé stessa” ha detto il consigliere comunale di opposizione Felice Dierna.
I cittadini intervenuti hanno chiesto ai politici comunali una maggiore vicinanza alla collettività e una manifestazione d’interesse che sia concretizzata con i fatti poiché ci sono famiglie che da 50 giorni non riescono a ricevere l’acqua corrente e vengono rifornite soltanto con le autobotti. Tra queste sono presenti bambini, anziani o persone malate che, proprio come tutti gli altri, hanno diritto ad avere l’acqua.
Una cabina di regia per la distribuzione dell'acqua compresa quella erogata tramite autobotti private in modo che il Comune abbia contezza dei pozzi dislocati per il territorio, sia capace di individuare quelli abusivi e possa calcolare il prezzo di vendita.
Un appello che va rivolto anche ad agricoltori e allevatori che stanno affrontando costi di gestione che si dimostrano, in alcuni casi, insormontabili.
A intervenire sono stati anche il Sindaco Walter Tesauro e l’assessore all’ambiente e protezione civile Oscar Aiello che, con dati alla mano, hanno illustrato la situazione.
“Ci troviamo a subire una grave situazione di siccità e la dobbiamo affrontare. Ci siamo resi conto, proprio come i cittadini e i consiglieri comunali, che Caltaqua non sta facendo un'adeguata distribuzione delle risorse idriche e mi farò portavoce degli interessi di Caltanissetta per poter capire quali soluzioni si possano adottare per garantire una maggiore equità nella fornitura idrica- ha commentato il Sindaco -. Valuteremo, in sinergia con i consiglieri di maggioranza e opposizione, il contratto stipulato con Caltaqua per capire se ci sono inadempienze o se ci sono dei termini contrattuali non esitati. La pirateria idrica in questa situazione d’emergenza è ancor più grave soprattutto se osserviamo la questione anche a livello morale perché significa speculare sulle necessità delle persone.
Insieme alla mia giunta faccio un appello a tutti i cittadini e ai consiglieri invitandoli a collaborare affinché, come fatto già questa sera, si facciano avanti se sono a conoscenza di pozzi da poter ispezionare. Noi, insieme alle autorità competenti, provvederemo a verificare se sono clandestini o certificati e se l'acqua al loro interno sia potabile e, dunque, utilizzabile per la fornitura domestica. Per poterli utilizzare però è necessario che i pozzi siano vicini alle condutture idriche già presenti perchè se fossero lontani dalle condotte di Caltaqua sarebbero pressoché inutilizzabili dato che è più complicato e costoso creare i collegamenti e in alcuni casi sarebbe pressoché impossibile. Stiamo agendo anche con la verifica delle dispersioni idriche lungo il percorso ma questa operazione è molto più complessa e non sempre efficace.
Ci stiamo muovendo su più fronti e sono previste, nei piani della Protezione Civile, anche delle trivellazioni dove si pensa possa esserci dell’acqua ma questa, prima di essere immessa nel sistema, deve essere analizzata dato che il rischio è quello di erogare una fornitura contaminata, cioè non potabile e dunque dannosa per i cittadini, le colture e gli animali.
Continuo sempre a invitare i cittadini a essere parsimoniosi nei limiti del possibile.
Stiamo effettuando dei test per vedere come poter soddisfare gli allevatori e agricoltori nelle loro esigenze di gestione delle attività e capire come poter aumentare la portata idrica tirando l’acqua dai bacini senza danneggiare l'ecosistema naturale e i pesci presenti.
Invito i cittadini a comunicare se sono disponibili a cedere i pozzi d'acqua o di informare le istituzioni qualora fossero a conoscenza di fonti utilizzabili. Non vorremmo arrivare a requisire i pozzi ma, in caso di emergenza, dovremo agire per il bene della collettività. I dissalatori hanno bisogno tempo per essere rimessi in funzione e noi dobbiamo gestire la situazione attuale. Invito, infine, i cittadini ad essere maggiormente sensibili e di non avere timore di denunciare la pirateria che va a danno di ognuno di noi e di tutti i cittadini”.
A conclusione del Consiglio Comunale è intervenuto il Senatore Pietro Lorefice sottolineando come problema della crisi idrica non è arrivato in questi ultimi mesi ma è presente da decenni. “Ho ascoltato chiari riferimenti ai sistemi di gestione integrata delle acque e sulle ecomafie. Tutte questioni già affrontate nelle precedenti legislature ma che ancora non siamo riusciti a debellare.
Ogni rappresentante dei cittadini, dall’ambito locale a quello nazionale, deve assumersi le proprie responsabilità e offrire il proprio supporto in linea con il ruolo rivestito.
Ritengo anche che sia necessario istituire un gruppo di lavoro permanente che non si spegna durante la fase emergenziale ma permanga anche in seguito per poter riuscire a “costringere” i governi regionali e nazionali per dare supporto non soltanto a questa emergenza contingente ma anche per il bene delle future generazioni. Resto a disposizione per partecipare a tavoli tecnici e invito tutti a non esitare a contattarmi per problematiche che potranno essere affrontate a livello nazionale”.
Il Presidente del Consiglio Comunale Gianluca Bruzzaniti, nel chiudere la seduta del consiglio comunale, ha ringraziato tutti i partecipanti per aver offerto contributi con fatti concreti. “La quesitone idrica è una battaglia che deve riguardare tutti. Auspico che questo consiglio comunale lavori in modo coeso con l’amministrazione senza rinunciare a tentare qualsiasi strada per poter risolvere il problema e garantire le future generazioni l’acqua corrente erogata ogni giorno”.
VERGOGNA, NON HO ALTRE PAROLE.
Ok che il problema è Regionale e dunque magari i Deputati invece di lavorare presso i relativi uffici, non vadano in giro in modo capillare a presenziare a tutte le sedute dei Consigli di tutti i comuni dell’isola…ma almeno online magari si, dipende dagli impegni. Però ritorno a dire…MANAGEMENT assolutamente assente. L’equivoco di “ho ricevuto / non ho ricevuto l’invito” è cosa da primo giorno di lavoro. Chi manda gli inviti si accerta almeno 2 giorni prima della presenza o meno della persona invitata e della eventuale lettera di scuse da ricevere per precedenti impegni lavorativi. Almeno ti fai vivo! Quando chi del Comune di Caltanissetta nel pieno del ruolo affidato dice di aver invitato e poi i Politici dicono di non aver ricevuto nessun invito è una gestione penosa. In aziende private se sgarri una cosa del genere per una riunione i cui temi sono importanti, minimo ti becchi una lettera di contestazione! Quale sarà la verità? finta distrazione di non essersi accorti di aver ricevuto l’invito o persona del comune che si deve accertare della consegna e del ricevimento? Ma siccome l’ebbrezza del lavoro vero non si è mai provata, ecco i risultati.
La Brambilla era occupata con gli orsi la Craxi non sa dov’è Caltanissetta questa è il nostro sistema elettorale